Londra, Stop alle terapie per il cambiamento di sesso

Londra, Stop alle terapie per il cambiamento di sesso

Il Servizio Sanitario Britannico ha bloccato la somministrazione degli inibitori della pubertà ai minori

Pubblicato il rapporto della commissione incaricata dal Servizio Sanitario Nazionale Britannico sulla questione della disforia di genere e delle relative terapie di cambiamento di sesso per i minori.

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Un lavoro durato quattro anni per una relazione di 338 pagine in cui si condanna tutta la pediatria di genere come una scienza ‹‹basata su fondamenta traballanti››.

E chiede il blocco della somministrazione degli inibitori della pubertà (i farmaci che bloccano lo sviluppo dei caratteri sessuali) ai minori.  

La dottoressa Hilary Cass – a capo della commissione – prevede un approccio “olistico” nei confronti della disforia di genere nei minori, e in particolar modo afferma che essa molto spesso è associata a traumi e abusi oppure a problemi psichici come ad esempio l’autismo.  

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A questo punto la commissione ha raccomandato di procedere, almeno fino ai 25 anni di età con ‹grande cautela e compassione›› perché – sempre secondo lo studio – non ci sono prove sufficienti sugli effetti a lungo termine degli inibitori della pubertà.

La reazione del Governo di Londra a questo documento? Accolta con favore. E anche l’opposizione Laburista è in linea con i Conservatori.  

‹‹Continueremo ad assicurarci di fare i passi giusti per proteggere i giovani››, ha dichiarato il premier Rishi Sunak.

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Il Servizio Sanitario Nazionale Britannico ha già annunciato la decisione di bloccare immediatamente la somministrazione degli inibitori della pubertà ai minori e anche un controllo delle pratiche di tutte le cliniche specializzate nella transizione di genere. Restrizioni che saranno valide anche per i pazienti adulti.

Una decisione, quella presa dal Servizio Sanitario Nazionale Britannico che avrà serie conseguenze sulle persone in cerca del loro vero ‘io’.

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