William Haines l’icona LGBTQ che non si piegò a Hollywood

William Haines l’icona LGBTQ che non si piegò a Hollywood

Hollywood è sempre stata considerata la Mecca del Cinema con le sue luci, premi e tappetti rossi, ma dietro a quello sfarzo un suo lato oscuro che nel tempo ha distrutto molte carriere e persone

Hollywood ha da sempre “protetto” i suoi attori di punta per proteggere i suoi interessi, in particolare in merito alla sfera sessuale. Se oggi, gli attori di fama gay, possono decidere di dichiararsi pubblicamente, senza ritorsioni da parte degli Studios, non era così nel passato.

In molti hanno dovuto siglare patti con il demone delle Major per continuare a recitare e lavorare, ad eccezione di William “Billy” Haines.

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William Haines – nato il 2 gennaio del 1900 – fu uno dei più popolari attori del cinema muto e sonoro degli Anni ’30. La svolta, grazie alla vittoria al concorso “New Faces of 1922” organizzato dalla Samuel Goldwyn Company che gli aprì le porte dorate di Hollywood. William Haines riuscì in poco tempo – grazie al suo talento naturale e il suo carisma – a farsi amare dal pubblico.

Haines era gay e nel 1926 a New York City incontrò il suo futuro compagno di una vita, James Shields, assistente di studio. La loro relazione – che non nascondevano- era ben nota a Hollywood e alla MGM, nonostante dovesse essere celata al pubblico.

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A Los Angeles nel 1933, William Haines fu sorpreso dalla polizia in un dormitorio, in compagnia di un marinaio appena conosciuto e quindi arrestato. La notizia del suo arresto arrivò alla scrivania del produttore Louis B. Mayer che a quel punto gli impose di sposarsi con una donna (matrimonio di copertura) e al tempo stesso di interrompere in maniera definitiva la relazione con il suo compagno James Shields.

La sua risposta fu negativa. Un rifiuto quello di Haines che gli costò molto salata, poiché il produttore Louis B. Mayer lo licenziò e lo sostituì con Robert Montgomery nei ruoli destinati a lui. E il suo nome fu inserito nel “Doom Book”, escludendolo completamente dall’industria cinematografica.

Tentò di recitare in film minori e come comparsa ma alla fine decise di abbandonare definitivamente l’attività di attore e con il suo compagno Shields creò un’impresa di arredamento d’interni e di antichità che ebbe tra i suoi clienti Joan Crawford e l’ex Presidente statunitense Ronald Reagan, tanto per citarne alcuni.

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Purtroppo la storia d’amore tra William e James ha un tragico finale. Nel 1973 William Haines muore a causa di un carcinoma polmonare, e solo dopo qualche mese dopo, James Shields metterà fine alla propria vita per un’overdose di barbiturici. Entrambi sono sepolti – uno accanto all’altro – al Woodlawn Memorial Cementery a Santa Monica (California).

La vita e la carriera di William Haines sono state poi celebrate nel documentario “Out of the Closet, Off the Screen: The Life of William Haines” del 2001.

William Haines l’icona LGBTQ che non si piegò a Hollywood è una testimonianza dell’importanza di vivere apertamente e con onestà, indipendentemente dalle sfide e dagli ostacoli. Il suo lascito continua a ispirare e a influenzare la comunità LGBTQ e il mondo del cinema.

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