Stati Uniti: quali le città più e meno LGBTQIA+ friendly?

Stati Uniti: quali le città più e meno LGBTQIA+ friendly?
Stati Uniti: quali le città più e meno LGBTQIA+ friendly?

Non tutte le città sono propriamente LGBTQIA+ friendly

I tempi si stanno evolvendo verso una maggiore considerazione e apertura nei confronti della comunità LGBTQIA+ e diverse città del mondo sono considerate friendly. Ovviamente esistono anche diverse eccezioni.

Ecco alcune delle città statunitensi più LGBTQIA+ friendly.

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  • San Francisco (California). Non è di certo una sorpresa, infatti, la città di San Francisco è da sempre conosciuta come una meta LGBTQIA+. Inoltre ospita una delle più importanti e grandi comunità LGBTQIA+ degli Stati Uniti d’America.
  • Austin (Texas). Oltre a essere famosa per la sua vivace scena musicale, la città texana è stata considerata molto friendly con la comunità LGBTQIA+.
  • New York City (New York). Non poteva di certo mancare in questo elenco una delle metropoli statunitensi più famose e celebrate dal cinema e dalla televisione. Ricordiamo che il suo Pride riesce a coinvolgere circa 2 milioni di persone da tutto il mondo.

Abbiamo poi Seattle (Washington) e Portland (Oregon). Entrambe molto inclusive e accoglienti.

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Mentre quelle poco friendly?

  • Houston (Texas). Sebbene la città texana sia la sede degli ultimi bar lesbici, non è considerata molto accogliente nei confronti della comunità arcobaleno.
  • Memphis (Tennessee). Famosa perché è la città natale di Elvis Presley, B. B. King e Johnny Cash non lo è per quanto l’accoglienza delle persone LGBTQAI+.
  • Jacksonville (Florida). Questa città della Florida ha il più basso indice di persone che si oppongono al matrimonio gay però al tempo stesso è nell’elenco delle città meno amichevoli con la comunità LGBTQAI+.

Nell’elenco troviamo anche la città di Birmingham (Stato dell’Alabama) e Miami (Stato della Florida. Nonostante quest’ultima città sia piena di vita notturna.

Naturalmente, le classifiche possono variare nel tempo. Anche perché i tempi sono in evoluzione, anche se la lotta per l’uguaglianza promossa dal movimento LGBQTAI+ non è ancora terminata.

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