Qualche giorno fa avevo parlato del parroco Don Massimiliano Pusceddu di Decimoputzu (Cagliari) che dal pulpito della sua chiesa aveva dichiarato che i gay si meritavano la morte, in quanto contro natura e contro le regole di Dio. Per questa ragione aveva letto il “famoso” quanto abusato passo di San Paolo che si scaglia contro i sodomiti (Omosessuali).
Questo personaggio non ha mai nascosto il suo odio contro i gay e i suoi sermoni (Trasmessi anche su You Tube) ne provano l’odio ma adesso qualcosa si è mosso.
Cathy La Torre Vice Presidente del Movimento Identità Transessuale è partita da Bologna con destinazione Decimoputzu (Cagliari) per replicare all’omofobo di Dio Don Massimiliano Pusceddu che anche in quel piccolo paesino del cagliaritano vivono cittadini Lgbt: “Io sono qua”.
Cathy La Torre, oltre a essere Vice Presidente del Movimento Identità Transessuale è anche avvocata presso Gay Lex ed è per questo che prima di recarsi davanti alla chiesa di Decimoputzu ha fatto tappa presso la sede dei Carabinieri dove ha esposto-querela nei confronti di Don Massimiliano Pusceddu per istigazione a delinquere.
Secondo me non si tratta solo di istigazione a delinquere ma dovrebbe essere denunciato anche per istigazione all’odio e all’omofobia.
Ecco quanto avevo scritto nel precedente articolo:
Don Massimiliano Pusceddu è tornato a spargere odio dal pulpito della sua Chiesa. La casa del Signore Iddio.
Questo pseudo-prete di Decimoputzu (Comune situato al sud della Sardegna) il 28 maggio scorso si è scagliato contro l’approvazione delle unioni civili tra persone dello stesso e l’ha fatto proprio all’interno della Chiesa affermando che: “E’ un colpo al cuore alla famiglia”.
Don Massimiliano Pusceddu ha pure scomodato San Paolo riguardo ai gay: “Gli autori di tali cose meritano la morte” e inoltre “Parole attualissime perché trattano questi temi in una maniera veramente precisa”.
“Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Matteo 22,39)