Brexit e Diritti LGBT+ uno scenario cupo. Questo lo scenario rivelato da un’indagine dell’Università di Giurisprudenza (Leeds Campus) in merito all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea che comporterebbe l’addio alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. In particolare per l’articolo 21.
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Articolo 21
Non discriminazione
1. ¨ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.
2. Nell’ambito d’applicazione del trattato che istituisce la Comunità europea e del trattato sull’Unione Europea è vietata qualsiasi discriminazione fondata sulla cittadinanza, fatte salve le disposizioni particolari contenute nei trattati stessi.
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Un cambiamento che potrebbe rendere le persone LGBT+ più vulnerabili ad abusi o discriminazioni basate sul proprio orientamento sessuale o identità di genere. Naturalmente questo epocale cambiamento non sarà immediato, infatti, il processo di trasferimento legislativo tra l’Unione Europea e il Regno Unito avverrà solo al termine del periodo di transizione a fine 2021.
Durante questa fase, il Parlamento britannico sarà chiamato a legiferare nuove Leggi a tutela delle persone LGBT+, in sostituzione di quelle europee ma ancora non si è compresa la linea che sarà adottata dal Governo Johnson e dai suoi possibili successori.
Un rischio concreto è quello di vedere ridotti i diritti civili LGBT+, oltre a possibili cancellazioni di Leggi a tutela dei cittadini LGBT+ britannici.
Il Regno Unito è diventata una Nazione LGBT+ Friendly grazie soprattutto all’Unione Europea e alla sua legislazione in favore dei diritti civili e non di certo per proprio merito. Ricordiamo che l’omosessualità è stata depenalizzata nel 1967 (Inghilterra e Galles), nel 1981 (Scozia) e nel 1982 (Irlanda del Nord).