Unioni civili scontro NCD Vs PD

Mercoledì la Commissione Giustizia al Senato riprenderà la discussione relativa al disegno di Legge di Monica Cirinnà (Pd) quello relativo alle Unioni civili. 

Un tema molto caldo che continua a dividere la maggioranza di Governo con il Nuovo Centrodestra (Ncd) di Alfano che si oppone al disegno di Legge mentre il Partito Democratico (Pd) è convinto che debba essere approvato al più presto.

Matrimonio_gay
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Dunque il Nuovo Centrodestra minaccia il Partito Democratico: “Il provvedimento non era nel programma di Governo e, dunque, potremmo anche non votarlo” ma il Partito Democratico va spedito per la strada dell’approvazione. Ecco la dichiarazione del Vicesegretario Debora Serracchiani rilasciata al quotidiano la Stampa: “Non solo sì ma vanno fatte come ci siamo presi l’impegno di farle, entro l’anno. Ci sono le condizioni per un voto largo del Parlamento”.
A Palazzo Madama sono in corso le trattative tra il Pd e il Ncd che ha messo sul tavolo 2 richieste ben chiare:

1) Le unioni civili non dovranno mai e poi mai essere equiparate al matrimonio tradizionale;

2) E il divieto dell’utero in affitto deve essere discusso e messo all’ordine del giorno.

Il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di sbattere la porta al suo alleato di Governo, e sembrerebbe disposto a qualche compromesso ma il “Piano B” è sempre pronto a scattare.

Nel caso di un dietrofront in commissione del Nuovo Centrodestra, potrebbero giungere in soccorso i voti del Movimento Cinque Stelle (M5S) e dell’area laica di Forza Italia.

Renzi_Alfano
Renzi_Alfano
Però il rischio di uno sgambetto al Governo Renzi da parte del Nuovo Centrodestra potrebbe essere reale. Uno sgambetto che potrebbe far cadere Renzi e il suo Governo.
Ecco la dichiarazione di Giovanardi: “Non fa parte del programma di governo. Ricordo a Renzi che questo è un governo di coalizione. E senza il nostro apporto non ha più la maggioranza”. Un chiaro messaggio di navigare a vista ma anche Alfano afferma che il suo Partito è libero di votare o no il ddl Cirinnà ma Giovanardi non vuol sentire ragioni, infatti, nel caso dovesse passare: “Un minuto dopo non gli voterei la fiducia. Non si può pretendere che io faccia scelte totalmente in contrasto con la gerarchia dei valori a cui mi sono sempre riferito”.

Sempre Giovanardi: “Queste sono ‘unioni incivili’. Incivili perché si scrive in maniera tale da aprire alle adozioni e alla politica dell’utero in affitto. Dunque, privando il diritto dei bambini di avere un padre e una madrema la stessa relatrice Monica Cirinnà respinge le tesi di Giovanardi ma allo stesso tempo è pronta a dialogareA patto che fermino l’ostruzionismo perché la cosa di cui parla Giovanardi si chiama ‘gestione per altri’, la cosiddetta Gta. Che in Italia è vietata e resta vietata. Il mio testo non modifica in nulla la legge 40. Di cosa parla costui?”.

Il Premier Renzi ha ribadito sempre al Corriere della Sera che “I numeri per una forzatura ci sono” ma di “Sperare in un punto d’intesa” anche perché quello che rischia di implodere non è la maggioranza di Governo ma il Nuovo Centrodestra di Alfano.

Fonte: Google News; Giornalettismo; Il Giornale; Il Messaggero; Verosimilmente Vero Blog.

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