Rio 2016 Le Olimpiadi degli spalti vuoti
Purtroppo questa edizione delle Olimpiadi moderne sarà ricordata anche per la desolazione negli spalti durante le gare.
Poco pubblico ad assistere e sostenere i vari atleti partecipanti.
Rio 2016 Le Olimpiadi degli spalti vuoti, peggio di Londra e Pechino ma meglio di Atene.
Le dichiarazioni rilasciate al Wall Street Juornal dal corridore britannico Chris O’Hare mette a nudo l’insuccesso di pubblico alle gare: “Se guardi gli spalti non ti sembra di essere alle Olimpiadi. Un migliaio di posti erano vuoti anche quando Bolt ha vinto i 100 metri domenica”.
Neppure il Re indiscusso dell’atletica leggera Bolt è riuscito ad attirare pubblico allo stadio.
Alla fine pochi biglietti venduti? Non proprio.
Sugli oltre 6mila biglietti per le competizioni olimpiche l’88% è stato venduto (Pechino 2008 e Londra 2012 venduti il 96% mentre solo il 67% per Atene 2004) ma curiosamente non si è vista molta gente negli spalti.
L’organizzazione olimpica brasiliana ha destinato il 70% dei biglietti ai cittadini brasiliani mentre il restante 30% agli sponsor e al pubblico estero.
Il Brasile tra crisi politiche, tasso elevato di criminalità, crisi economica e povertà diffusa ha investi tutte le sue energie (E non solo) nella speranza di un ritorno di immagine e soprattutto economico, purtroppo sono stati gli stessi brasiliani a voltare le spalle alle loro stesse Olimpiadi.