Il 25 dicembre 2015 è deceduto a Seattle (Stati Uniti) all’età di 83 anni, uno dei più influenti psichiatri statunitensi e mondiali, autore della moderna classificazione dei disturbi mentali.
Robert Spitzer, non era solo lo studioso che ha svolto un ruolo principale nello sviluppo del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, ma è ricordato anche per aver fatto rimuovere l’omosessualità dalla classificazione dei disturbi mentali nel 1973. Un passo storico che cambiò la vita a molte persone LGBT.
La stessa moglie del dottor Robert Spitzer ha comunicato la notizia del decesso del marito a causa di problemi di cuore, proprio il giorno di Natale.
Attraverso l’agenzia stampa AP la moglie e la collega Janet Williams hanno rilasciato questa dichiarazione, riguardo al lavoro di Spintzer sulle diverse edizioni del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali considerato un “Importante passo avanti nella professione”.
Durante il suo lavoro di ricerca presso la Columbia University di New York (Stati Uniti), il professor Robert Spitzer preferiva affidarsi allo studio empirico piuttosto che alla teoria psichiatrica tradizionale.
Al quotidiano New York Times, il dottor Allen Frances (Editore di una nuova edizione del manuale DSM) ha dichiarato che il professor Robert Spitzer è stato “Di gran lunga lo psichiatra più influente del suo tempo” e come non dargli ragione?
Sino a quella sua decisione storica, l’omosessualità era considerata un disturbo mentale, quindi classificato come malattia mentale, un “Disturbo della personalità sociopatica”, decisione maturata dopo ulteriori indagini e incontri con gli attivisti per i diritti dei gay. L’omosessualità non poteva essere considerata un disturbo mentale se le persone gay erano a proprio agio con la loro sessualità.
Sempre attraverso il New York Times, il dottor Jack Drescher (Psicoanalista gay) ha voluto ricordare Robert Spitzer, definendo l’eliminazione dell’omosessualità dalla classifica delle malattie mentali come un grande passo avanti per i diritti dei cittadini gay e inoltre “Il fatto che il matrimonio gay è permesso oggi è in parte dovuto a Bob Spitzer”.
Purtroppo nel 2001, si ritrovò al centro di una violenta polemica dovuta alla pubblicazione di un suo studio che pretendeva di sostenere “utili” le terapie riparative per trasformare le persone gay in eterosessuali. Uno studio che scatenò la dura reazione dei movimenti per i diritti LGBT e delle varie associazioni LGBT che si sentirono tradite dal professor Robert Spitzer.
Circa 10 anni più tardi, ritrattò quello studio, affermando che il suo esito era stato viziato e al tempo stesso chiese scusa all’intera comunità LGBT. Quell’episodio non se lo perdonò mai.
Uno studioso ma prima ancora un uomo che comprese per primo che l’omosessualità è un fatto naturale e non una malattia. Alla fine gay si nasce e non si diventa.
Al professor Robert Spitzer, un grazie di cuore per i suoi studi.
Fonte: Google News; BBC News.