“Il Parlamento prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia. Le Leggi si adeguino”.
Queste le frasi presenti nel testo riguardante il rapporto sull’uguaglianza di genere in Europa approvato a larga maggioranza dal Parlamento Europeo di Strasburgo. Un documento che per la prima volta e in maniera esplicita riconosce le famiglie gay.
Il Parlamento Europeo inoltre raccomanda che le norme in fatto di famiglia (Compresi i congedi sul lavoro) prendano in considerazione anche le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità per una maggiore completezza nel diritto della famiglia e del lavoro, in quanto la composizione e la stessa definizione di famiglia si stanno evolvendo con il tempo.
Naturalmente il Parlamento Europeo ha evidenziato la necessità di azioni specifiche utili a rafforzare i diritti delle donne disabili, migranti, minoranze etniche, delle donne di origine Rom, delle donne anziane, madri single e naturalmente dei LGBT.
Questa risoluzione è stata approvata con 314 voti a favore, 281 contrari e con 81 astensioni.
Alla notizia non sono mancate le dichiarazioni del mondo LGBT italiano come quella di Franco Grillini attuale presidente di Gaynet Italia: “Come movimento LGBT andiamo dicendo da sempre che quella omosessuale è una famiglia come tutte le altre, con le stesse dinamiche e con gli stessi problemi. Ora a riconoscerlo solennemente è proprio l’Ue, che chiede anche che le norme in quell’ambito tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialita. Sotto il profilo culturale, la svolta è enorme e fa piazza pulita del delirante complotto gender di cui parla a vanvera il Vaticano“.
Mentre il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo: “Benissimo la decisione del Parlamento europeo di parlare per la prima volta di famiglie gay. Ne siamo felicissimi. Quella europea è una decisione che mette in crisi ancora una volta l’Italia, ultimissima nel non aver ancora legiferato. Una decisione, quella di Strasburgo che ci dà un motivo in più per andare in piazza al Pride di sabato a Roma con lo slogan Family Gay. Visto che in Italia sono noti solo i Family Day omofobi”.
E la politica italiana come ha reagito?
Il Centro destra e l’area cattolica sono e saranno sempre contrari al riconoscimento dei matrimoni gay nel nostro Paese ma il PD per voce della senatrice Laura Cantini (Membro della Direzione Nazionale del PD) e prima firmataria del disegno di Legge che istituisce le unioni civili per le coppie gay insieme al collega Marcucci annuncia che: “Anche dal Parlamento Europeo arriva un significativo via libera verso l’uguaglianza di genere e le famiglie gay. Terremo fede al rapporto votato oggi a Strasburgo, approvando nei tempi previsti, ovvero prima delle ferie estive, la legge sulle unioni civili, attualmente in discussione in Senato”.
A questo punto il Governo Renzi riuscirà a portare a casa la Legge sulle unioni civili per le coppie gay oppure come è accaduto per la votazione sul decreto relativo alla scuola andrà sotto?
E il Vaticano se ne resterà buono a guardare la “distruzione” della famiglia tradizionale da parte del Governo Italiano?
Alla fine non ci resta che attendere e sperare che non si tratti della solita bolla di sapone all’italiana.
Fonte: Google News; Il Corriere della Sera.