Legge Turing “grazia” per i gay condannati
A 50 anni dall’abolizione del reato di “Disgustosa indecenza” (Gross Indecency) ovvero il reato di omosessualità, il Governo britannico ha finalmente deciso di approvare la “Legge Turing”.
Questa particolare Legge, concederà la “grazia” (Nella maggior parte postuma) ai cittadini britannici condannati per il reato di omosessualità prima del 1967.
Il nome di questa Legge è del celebre matematico e crittografo e uno dei padri dell’informatica, Alan Turing condannato per il reato di omosessualità dopo che ammise di aver dormito con un ragazzo di 19 anni.
Il Governo britannico gli concesse 2 possibilità di pena: 2 anni di carcere o la castrazione chimica.
Alan Turing scelse la castrazione chimica così da non rinunciare al suo lavoro, purtroppo alcuni anni dopo quella condanna, si tolse la vita.
Solo nel 2009 il Governo britannico, attraverso il Primo Ministro Gordon Brown porse le sue scuse ufficiali mentre la “grazia” fu concessa nel 2013.
Questa particolare Legge (Legge Turing) è stata fortemente voluta dai parenti di Alan Turing e delle altre vittime accusate ingiustamente di un crimine inesistente e come riporta l’Huffington Post Italia, proposta accolta favorevolmente dal Governo britannico di Theresa May: “Questo Governo è determinato a introdurre un perdono a posteriori per persone con determinate condanne per reati sessuali, che oggi sarebbero del tutto innocenti”.
Anche la nipote del matematico Alan Turing, Rachel Barnes ha voluto commentare l’approvazione della Legge Turing: “È un momento importante per tutti coloro che sono stati condannati e per le loro famiglie. La legge sulla gross indecency ha rovinato la vita della gente. Come Alan Turing ha ricevuto la grazia, è giusto che altri, nelle medesime condizioni, la ricevano. È una bella notizia per tutti noi che abbiamo combattuto duramente per anni affinché si potesse arrivare a questa norma”.
Anche se con 50 anni di ritardo.