Jack Lo Squartatore inchiodato dal DNA!

Dopo 126 anni, Russel Edwards (Inglese di 48 anni) pensa di essere riuscito finalmente a dare un volto al più grande serial killer della storia: Jack Lo Squartatore (Jack The Ripper)!

London_Daily_Post_1888
Fonte: www.telegraph.co.uk

Ebbene sì, secondo Edwards la vera identità dello Squartatore di Whitechapel può ritenersi svelata ma cosa gli dà la certezza della scoperta? Lui non è il primo e forse neppure l’ultimo di una serie di studiosi, scrittori, criminologi o semplici appassionati che dopo svariati anni dedicati alla ricerca sul caso dello Squartatore di Whitechapel abbia annunciato al mondo intero di aver risolto il caso per poi rivelarsi solo ipotesi, senza nessun tipo ci certezze che confermino le loro tesi.

Jack lo Squartatore ha seminato il terrore tra la popolazione del quartiere popolare di Whitechapel nel 1888, uccidendo 5 prostitute ( Si pensa sia responsabile di altri 6 delitti irrisolti) sgozzandole e mutilando i loro corpi, con qualche episodio di cannibalismo.

In quel determinato periodo storico, la violenza e gli omicidi ai danni delle donne che si prostituivano erano all’ordine del giorno, e molti crimini erano efferati, quindi perché tanto interesse attorno alla figura di Jack lo Squartatore? Un mito che affascina e resiste da ben 126 anni che ha prodotto film, libri e tante teorie sulla sua identità. Jack lo Squartatore lo si può considerare il primo serial killer moderno, in quanto a differenza dei suoi altri ‘colleghi’ sfidò apertamente le autorità e l’intera società vittoriana inviando lettere di scherno e al tempo stesso di sfida accompagnate alle volte da parti prelevate dalle sue vittime. Il nome stesso del serial killer più famoso fu tratto da una di queste lettere destinate alla Central News Agency. Tutte lettere inviate dall’Inferno (From Hell).

FromHellLetter
Fonte: it.wikipedia.org

Nome: AARON
Cognome: KOSMINSKI
Età: 23 ANNI
Nazionalità: POLACCA
Professione: BARBIERE
Segni particolari: PROBABILE JACK LO SQUARTATORE

Aaron_Kasminski
Fonte: www.listverse.com

 

Durante le indagini condotte dalla polizia inglese, Kosminski fu inserito nella lista dei sospettati di essere il serial killer di Whitechapel ma non riuscirono mai a incriminarlo per mancanza di prove nei suoi confronti. Nel 2006 i discendenti dell’ispettore capo Donald Swanson donarono al Museo del Crimine di Scotland Yard alcune note originali sull’indagine compreso un memorandum redatto dall’assistente Capo Sir Melville Macnaghten in cui si affermava che Kosminski: ‘Ha avuto un grande odio per le donne (…) con forti tendenze omicide’. Un candidato ideale ma non fu l’unico ad essere sospettato come autore dei crimini di Whitechapel, infatti, la lista dei possibili Jack si è allungata nel corso dei secoli, anche con nomi importanti come ad esempio il Principe Alberto (Nipote della Regina Vittoria e secondo in line di successione al trono), secondo alcuni studiosi contrasse la sifilide attraverso un rapporto occasionale con una prostituta e che quindi per vendicarsi abbia ucciso altre prostitute, anche se nei giorni dei delitti non era presente a Londra e così si pensa abbia commissionato i vari delitti a una seconda persona (Questa tesi è respinta dalla maggioranza degli esperti) e qui entra in scena William Gull, baronetto e medico personale dello stesso principe, molto somigliante ai vari identikit dell’epoca e curiosamente assiduo frequentatore dei vicoli di WhiteChapel ma anche per lui non esistono prove che lo colleghino al caso. Non dimentichiamoci che esiste la teoria complottista del caso di Jack lo Squartatore, quella che accusa direttamente la Regina Vittoria , le più alte sfere della monarchia e della massoneria britannica, tutti uniti per difendere il futuro della stessa corona minacciata da un matrimonio fra il Principe Alberto e una prostituta con rito cattolico da cui sarebbe nata anche una figlia. Secondo questa tesi, le cinque vittime di Jack lo Squartatore (alias William Gull) erano tutte presenti al matrimonio e per questa ragione dovevano essere uccise. Anche se la tesi del  complotto reale è affascinante, non è quella giusta.

Uno scialle è la chiave di svolta nel caso dello Squartatore di Whitechapel. Non uno scialle qualunque ma quello appartenuto a Catherine Eddowes (Penultima vittima) e sottratto  dal sergente Amos Simpson per donarlo alla moglie che saputa la provenienza dell’inatteso regalo, decise di conservarlo (senza lavarlo) passando di generazione in generazione sino a giungere nelle mani di Russel Edwards attraverso l’acquisto durante un’asta a Bury St. Edmunds, Suffolk nel 2007 che poi lo utilizzerà per le analisi del DNA sulle tracce di sangue e liquido seminale prelevate dalla prova e successivamente confrontate con il DNA dei discendenti di Kosminski (Liquido seminale) e con quello dei discendenti di Eddowes (Sangue) scoprendo che le sequenze dei rispettivi DNA corrispondevano tra loro.

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Fonte: www.spookyisles.com

Alla luce di queste nuove prove scientifiche possiamo affermare che Aaron Kosminki immigrato polacco a Londra, morto nel 1899 in un manicomio a causa di una cancrena alla gamba, altri non era che Jack lo Squartatore. Non proprio, infatti, dopo 126 anni lo scialle potrebbe aver subito delle contaminazioni e forse anche durante gli esami del DNA, falsando gli esiti finali. Ipotesi sostenuta anche da Sir Alec John Jeffreys, genetista e baronetto britannico, sviluppatore delle tecniche del DNA Fingerprinting e del DNA Profiling.

Alla fine il mistero sull’identità di Jack lo Squartatore è ancora dall’essere svelata e forse non lo sarà mai, quindi attendiamo con ansia il prossimo nome di Jack!

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