Il campo dei profughi italiani

Il dramma degli sbarchi dei clandestini nel nostro Paese è diventato oramai un problema europeo anche se solo a parole, perché la Francia sta chiudendo le frontiere rispedendo al mittente (L’Italia) i clandestini mentre altre nazioni europee hanno dichiarato di non volerli accettare.

Partono dalle coste libiche con la speranza di fuggire dalla miseria e dalla guerra. Donne, uomini, bambini. Tutti stipati peggio delle bestie nelle carrette del mare che dopo aver “pagato” il biglietto ai “mercanti di schiavi” sono costretti a subire ogni sorta di violenza fisica che il più delle volte porta alla morte dei più deboli. Una volta recuperati in mezzo al mare dalle autorità italiane sono portati a terra e dopo l’identificazione e prestate le prime cure mediche, vengono “distribuiti” nei vari centri di accoglienza per profughi nel resto del nostro Paese.Campo_Profughi_di_cittadini_italiani

Centri in cui troveranno vitto, alloggio e anche una piccola somma di denaro al giorno per le spese personali e tutto a carico dello Stato Italiano, aiutato a sua volta dall’Unione Europea con i fondi per l’emergenza profughi. E i problemi all’interno dei centri di accoglienza per profughi non sono mancati però l’Italia è al collasso e si sta arrivando a una “guerra tra poveri”.

Al confine con la campagna a Roma Nord (Circoscrizione XIV del comune di Roma) si può notare un agglomerato di tende e vecchie utilitarie, dove sopravvivono 35 famiglie italiane che si sono ritrovate senza un lavoro, senza una casa, senza nulla per vivere ma che al tempo stesso non hanno perso la dignità. Queste persone dormono all’interno delle tende di fortuna e mangiano dentro le auto, scaldando le cibarie e i biberon dei propri figli di qualche mese come possono. Senza servizi igienici per i bisogni corporali la natura circostante aiuta e con l’arrivo dell’estate si può sopportare la situazione ma quando giungeranno le stagioni invernali e il freddo intenso?

Questo è il primo campo profughi per cittadini italiani. Un ultimo gesto disperato di cittadini italiani che hanno perso tutto e che si vedono ignorati dalle istituzioni politiche locali e nazionali.

Durante la trasmissione “La Gabbia” di La7 sono stati intervistati gli abitanti di quel campo profughi italiani: “Abbiamo fatto richiesta di un immobile di edilizia residenziale pubblica ma non abbiamo ottenuto nulla”.

Profughi
Profughi

L’unica possibilità nell’attesa di rimettersi in piedi e poter andare a vivere in una casa con luce, gas e un letto caldo.

È la politica che vuole che scoppi una guerra tra poveri” e ancora “I migranti? O li aiuti ai Paesi loro oppure qui non c’è spazio”. Queste alcune dichiarazioni rilasciate al giornalista di La7.

Famiglie di giovani romani con figli a carico ancora in fasce, costretti a sopravvivere nelle tende in mezzo al verde pubblico a poca distanza dal casale San Nicola che ospita l’ex scuola Socrate. Una struttura in cui dovrebbe sorgere un nuovo centro di accoglienza per i richiedenti asilo politico giunti a Roma, secondo l’idea della Prefettura.

Naturalmente lo stabile essendo privato sarà dato in affitto alla cooperativa “Isola Verde” cui è stata affidato l’incarico di fornire l’assistenza e le cure mediche ai profughi (Oltre un centinaio) destinati in quella zona della capitale. Questa decisione calata dall’alto dal Prefetto ha trovato contro i residenti della zona che appena avuta la notizia si sino mobilitati contro tale presidio, perché Roma Nord ha già diverse situazioni critiche (Stabili occupati, emergenza abitativa) cui andrebbero ad aggiungersi i problemi legati alla nuova coabitazioni con i profughi.

Nel frattempo la realizzazione del centro è stata momentaneamente sospesa grazie alle denunce per irregolarità amministrative a dei lavori effettuati nel casale dal capogruppo in Municipio di Fratelli d’Italia.

Non bisogna dimenticare che l’intera struttura è sottoposta a vincolo delle Sovraintendenza ai Beni Culturali e alcuni lavori sono stati iniziati senza le dovute autorizzazioni che ne hanno determinato la sospensione.

Un segnale forte che indica chiaramente che “Il centro per i migranti non si deve fare” secondo il Comitato dei residenti ma il Prefetto Gabrielli è di parere contrario. Il braccio di ferro tra residenti e Prefettura è solo all’inizio.

La troupe televisiva de “La Gabbia” è riuscita a filmare l’interno della struttura che dovrebbe accogliere i richiedenti asilo politico, trovando bagni completi di docce nuove, letti a castello e comodi spazi dove accogliere i profughi mentre “nascosti” dal verde pubblico i profughi “Made In Italydevono accontentarsi delle tende che almeno sono colorate.

Pubblicato in precedenza su Verosimilmente Vero Blog;

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