Il testo della Legge contro l’omotransfobia è approdato al Senato ma la sua approvazione è un percorso a ostacoli con molte trappole
Approda al Senato la discussione per l’approvazione della Legge contro l’omotransfobia del DDL Zan, dopo mesi di boicottaggio da parte della Lega e di Fratelli d’Italia e approda con mille incertezze, minacce e trabocchetti. Il rischio che il Senato bocci, il testo è concreto.
Un testo approvato alla Camera dei Deputati con i voti determinati del Partito Democratico, del Movimento Cinque Stelle, di Liberi e Uguali e di Italia Viva. Una maggioranza che al Senato è risicata e con i senatori di Italia Viva e in prima linea il loro Segretario e fondatore Matteo Renzi che sono pronti a siglare un patto con la Lega e affossare la Legge se non saranno accettate le modifiche da loro presentate. Un vero e proprio ricatto politico sulla pelle dei cittadini LGBT+.
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La strategia della Lega è di chiedere l’ennesimo rinvio della discussione parlamentare che la farebbe slittare a settembre. Mentre il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle e Liberi e Uguali affermano che la Legge deve essere votata e approvata nel suo testo originale mentre Italia Viva continua la sua litania che il testo deve essere modificato e che senza di loro sarebbero state affossate anche le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Alle accuse di Nichi Vendola di un suo ‘ballare con i lupi’, Matteo Renzi ha dichiarato che “Io ballo con i lupi? Se ci sono omosessuali che si possono sposare lo devono a noi, le unioni civili ci sono grazie a un compromesso”.
Infatti, le unioni civili sono state approvate con un testo al ribasso, lasciando fuori numerosi diritti come quello delle adozioni da parte delle famiglie gay.
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A questo punto, i voti per l’approvazione sono nelle mani dei senatori di Italia Viva e delle Autonomie. Se questi due gruppi dovessero accodarsi al Centrodestra, la Legge contro l’omotransfobia sarebbe bocciata con 176 voti contrari e 143 favorevoli.
E il secondo rischio per la Legge sarebbe il voto segreto. In questo caso nessuno sa effettivamente quanti sarebbero i reali voti favorevoli alla Legge, poiché molti senatori potrebbero votare contro dietro la protezione della segretezza.
Il destino di molti italiani in una manciata di voti.