Antico Egitto Nefertari a Torino
Dall’Egitto a Torino. Questo l’ultimo viaggio della Regina egiziana Nefertari, moglie prediletta del Faraone Ramses II.
Un team internazionale coordinati dall’Università britannica di York, ritiene di aver individuato i resti mortali e mummificati della Regina dell’Antico Egitto, Nefertari al Museo Egizio di Torino. Il Museo Egizio di Torino e secondo solo d’importanza al Museo del Cairo.
La Regina Nefertari visse tra il 1295 a.C. e il 1255 a.C. e fu la consorte del faraone Ramses II della XIX Dinastia. La sua tomba collocata nella Valle delle Regine (Egitto) è una delle più grandi e spettacolari tombe della Valle e non possiamo dimenticare il Tempio fatto erigere dal consorte, il Faraone Ramses II nel complesso monumentale di Abu Simbel.
Come è stato possibile che i resti mortali di Nefertari siano giunti a Torino?
Diciamo che solo una parte dei resti mortali della Regina Nefertari si trova al Museo Egizio di Torino, e più precisamente si tratta delle gambe (Tibie e femori).
L’Huffington Post Italia ricostruisce l’avventura dei resti mortali della Regina dell’Antico Egitto, Nefertari dal Cairo a Torino.
La tomba della Regina, presso la Valle delle Regine fu saccheggiata diverse volte nei tempi antichi, fino al 1904, quando fu “scoperta” dall’archeologo italiano, Ernesto Schiaparelli, i pochi reperti rimasti all’interno della tomba, furono inviati al Museo Egizio di Torino, comprese delle gambe mummificate.
Però solo adesso si è giunti all’identificazione dei reperti, grazie alle nuove tecnologie come le analisi chimiche, antropologiche, genetiche e ovviamente la datazione al radio carbonio. Secondo questi esami i resti mummificati della tibia e del femore apparterebbero a una donna di circa 40 anni, inoltre il metodo utilizzato per il processo di conservazione del corpo sarebbe uguale a quello utilizzato nel XII Secolo a.C.
Alla fine anche lei non ha resistito al fascino italiano.