Addio a Marco Pannella

Oggi in una clinica romana è mancato Giacinto Pannella detto Marco (86 anni compiuti il 2 maggio di quest’anno). Il “rompiscatole” della politica italiana, odiato e amato con i suoi interminabili scioperi della fame, della sete e le sue battaglie per i diritti civili come quelle contro l’affollamento delle carceri, la legalizzazione delle droghe leggere e l’elenco potrebbe continuare sino all’infinito.

Il Leader radicale, nato in Abruzzo nel 1930 entra in Parlamento nel 1976 per lasciarlo nel 1992, superando indenne la Prima, la Seconda e la Terza Repubblica.

A lui si devono il divorzio e la Legge 194 sull’aborto. Nel 1975 è arrestato per uno spinello, dando il via a una delle sue battaglie più lunghe, quella antiproibizionista ma quello era il suo terzo arresto e curiosamente la sua ultima canna.

Nel suo Partito Radicale nel corso degli anni sono state candidate persone delle più diverse esperienze e pensiero politico come Toni Negri, Leonardo Sciascia, Enzo Tortora, Domenico Modugno e Ilona Staller in arte “Cicciolina” la prima pornostar a sedere tra i banchi di Montecitorio.

Marco Pannella
Marco Pannella

Alleato di Berlusconi nel suo primo Governo chiede il Ministero degli Esteri, ma sarà ripagato dalla nomina di Emma Bonino a Commissario Europeo, ma l’unione politica con Forza Italia dura poco, così dopo il divorzio, il duo Pannella-Bonino decidono di correre in proprio con la Lista Bonino che nel 1999 alle elezioni europee ottiene l’8,5%.

Nel 2006 altro cambio di campo, infatti, si unisce con i socialisti creando la Rosa nel Pugno per appoggiare il Governo Prodi, di cui la Bonino ricoprirà la carica di Ministro per le Politiche Comunitarie.

Durante le primarie fondative del Partito Democratico (2006) non gli sarà dato l’okay per candidarsi e nel 2007, i radicali entreranno come indipendenti nelle liste dei Dem, riuscendo a eleggere 6 deputati e 3 senatori ma non Marco Pannella, escluso dalla corsa politica a causa del veto dei dirigenti del Partito Democratico. Continuò in varie occasioni a ricoprire la carica di Eurodeputato tra il 1979 e il 2009.

Gli ultimi anni della sua carriera politica sono coincidi con un lento declino dello stesso Partito Radicale, lacerato dalle faide interne, dagli insuccessi nelle battaglie storiche e dalla rottura con Emma Bonino.

“La mia vita è la storia del Partito” e come non dargli ragione? Il Partito Radicale era Marco Pannella e Marco Pannella era il Partito Radicale.

E sulla morte: “Io spero di accogliere la morte con grande familiarità. Spero che arrivi di notte, e io possa darle il benvenuto, felice di trovarmi così, ehi vieni, vieni qui…”.

Le sue battaglie hanno cambiato l’Italia ma anche gli italiani. 

Pubblicato in precedenza su Verosimilmente Vero Blog

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