La battaglia per il riconoscimento delle unioni civili gay e l’adozione per le coppie gay si fa sempre più intensa.
Il Movimento Cinque Stelle ha affermato con decisione che voterà compatto il Ddl Cirinnà come affermato dal Senatore pentastellato Alberto Airola: “Siamo tutti compatti a favore del ddl ma sia ben chiaro che, impoverito, non lo votiamo. Non si può scendere oltre un minimo livello di garanzie dei diritti. Tra di noi del M5S abbiamo chiarito le questioni e non ci sono sorprese”.
Nello scontro se sia giusto o no approvare la Stepchild adoption, il Presidente della Società Italiana di Pediatria, Giovanni Corsello è sceso a gamba tesa contro l’approvazione della norma affermando che: “Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva. Si è mantenuto su una sfera prevalentemente politica ed ideologica. Come pediatri riteniamo invece che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino e dell’adolescente. Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento”.
Un’affermazione che ha alimentato ulteriormente lo scontro politico e sociale intorno alla questione della Stepchild Adoption, vero punto nevralgico delle unioni civili gay. I maggiori oppositori al Ddl Cirinnà, affermano di non essere contrari a riconoscere i diritti alle coppie gay (Ovviamente senza essere equiparati al matrimonio eterosessuale) ma faranno di tutto per impedire che passi la possibilità alle coppie gay di poter adottare il figlio/a del proprio partner pratica legale per le coppie sposate o conviventi eterosessuali.
Secondo l’opposizione, la Stepchild Adoption potrebbe aprire la strada alla pratica dell’utero in affitto, che ricordiamo è illegale e lo resterà anche dopo l’eventuale approvazione del Ddl Cirinnà.
In risposta al Presidente della Società Italiana di Pediatria, Claudio Mencacci, Presidente della Società Italiana di Psichiatria: “Su questo tema si stano ancora raccogliendo dati ed è quantomeno prematuro esprimere opinioni scientifiche su situazioni sociali molto recenti. Ciò che conta è valutare la capacità affettiva dei genitori, la capacità di accogliere e seguire la crescita dei bambini, creando un ambiente sicuro, sereno e protettivo. E questo non dipende certo dal ‘genere’ dei genitori. Mentre è dimostrato – questo invece è sicuro – che nelle famiglie ‘etero’ possono prodursi danni nella psiche dei bambini quando il rapporto tra i genitori è in crisi. Quello che è necessario oggi è procedere a una raccolta di dati, e di studi, attenta ed equilibrata, approfondire gli infiniti aspetti che sono coinvolti in questo ambito. Vi sono infatti studi e ricerche che dicono esattamente il contrario. Inoltre, quasi tutti gli studi prodotti finora partono con un gap: vogliono dimostrare la validità di una tesi piuttosto che di un’altra. E quindi non sono affidabili”.
Il Governo è spaccato e l’apertura del Movimento Cinque Stelle a votare per intero il Ddl ha messo in stato di allerta il Nuovo Centro Destra guidato da Angelino Alfano che ha dichiarato: “Il voto del Pd con il Movimento 5 stelle sarebbe un voto traumatico”.
Non si tratta della minaccia di una crisi di Governo, anche perché in caso di elezioni il Nuovo Centro Destra rischierebbe di scomparire dalla politica che conta, visto che nei sondaggi è dato intorno al 3% ma più che altro un avvertimento relativo al referendum del prossimo ottobre relativo alla riforma costituzionale.
La richiesta del Nuovo Centro Destra al Partito Democratico è quella di cancellare l’articolo 5 ovvero quello relativo alla Stepchild Adoption: “Ci sono sette giorni di tempo prima del voto in aula sulla legge, credo sia un tempo sufficiente per poter stralciare un tema così divisivo per gli italiani. Possiamo unire tutto il Parlamento sulle unioni civili stralciando l’adozione. Se le cose resteranno così Ncd voterà contro sia a scrutinio palese che segreto” questo quanto dichiarato da Angelino Alfano.
Anche all’interno del Partito Democratico l’articolo 5 del Ddl Cirinnà non viene visto con entusiasmo e così i senatori Dem dell’area cattolica cercano una mediazione con la corrente laica del Partito Dem come il Senatore Giorgio Tonini che ha proposto un pre-adozione della durata di 1 anno sia per le coppie eterosessuali sia quelle omosessuali ma se si modificherà l’articolo 5 si perderebbero i voti del Movimento Cinque Stelle e quelli della Sinistra e si potrebbe rischiare del colpo di cosa per affossare definitivamente la Legge.
Secondo la Cirinnà l’Italia potrebbe avere la sua Legge sul riconoscimento delle Unioni Civili gay intorno al 10 o l’11 febbraio, dopo circa 30 anni di attese e false promesse elettorali. A questo punto dico: “Speriamo sia la volta buona!”.
Fonte: Google News; Corriere della Sera.