Da quando è nata nel 1959 la famosa bambola ‘Barbie’ ha cambiato innumerevoli lavori come ad esempio ballerina, hostess, dottoressa, veterinaria, dog-sitter e la lista potrebbe proseguire all’infinito, forse solo Homer Simpson (personaggio della serie animata The Simpsons) potrebbe reggere il confronto con la Barbie in fatto di cambio di lavori ma lei può vantare di essere la ‘Vergine Maria’!
Una ‘Barbie’ raffigurante in tutto e per tutto l’iconografia classica religiosa della Vergine Maria, per dovere di cronaca bisogna precisare che questa volta la Mattel (casa di produzione della Barbie) non c’entra assolutamente nulla con questa nuova versione della bambola e delle altre 33 prodotte (in unica copia, quindi non commerciabili) infatti sono state create dal gruppo artistico ‘Pool Paolini e Marianela Perelli’ per una mostra che partirà il giorno 11 ottobre a Buenos Aires dal titolo ‘’Barbie. La religione di plastica’’.
Gli artisti si sono ispirati alla famosa bambola della Mattel, trasformandole in rappresentazioni di personaggi religiosi legati alla tradizione cattolica come ad esempio la Vergine Maria, il Sacro Cuore di Maria, la Vergine di Fatima e non potevano mancare i personaggi maschili, rappresentati da Ken (L’eterno fidanzato di Barbie) come ad esempio il Sacro Cuore di Gesù o San Rocco tanto per citarne alcuni e tutti completi delle loro scatole e accessori in perfetto stile Mattel!
Gli artisti assicurano che le loro creazioni non sono in nessun caso offensive alla religione cattolica, anzi che sono state create nel rispetto più totale del credo religioso e al tempo stesso sono già in fase di preparazione altre Barbie e Ken ispirati a personaggi sacri della religione Islamica, Ebraica e Buddista. In un’intervista rilasciata al quotidiano messicano El Universal, gli artisti alla domanda se avessero avuto problemi con la creazione delle prime 33 bambole a carattere religioso hanno dichiarato che l’unico problema legale è stato per la bambola raffigurante la ‘Difunta Correa’ per violazione dei diritti di immagine.
La ‘Difunta Correa’ è una figura mitica venerata in molte parti del Cile e dell’Argentina, in particolar modo nella provincia di San Juan dove sorge il monastero a lei dedicata meta di pellegrini e di cui detiene i diritti di immagine di questa ‘Santa’ che nel 1840 pur di raggiungere il marito (arruolato per forza dai Montonearas per la guerra civile argentina) malato e abbandonato dai suoi stessi commilitoni tra le montagne, si mette in marcia con il figlio lattante ma una volta terminati i viveri la donna muore e secondo la leggenda, alcuni giorni dopo dal decesso il suo corpo fu rinvenuto da alcuni gauchos che portavano il bestiame per il pascolo e il bambino ancora in vita, grazie al latte che ancora fuoriusciva dal seno della madre deceduta.
La mostra ‘Barbie. La religione di plastica’ organizzata dal gruppo artistico ‘Pool Paolini e Marianela Perelli’ può risultare blasfema agli occhi di molti credenti cattolici, anche sei i due artisti hanno dichiarato che nelle loro opere non si trova nulla che vada contro il sentimento religioso ma la domanda che mi pongo è qual è la linea di demarcazione che divide la pura arte da semplice marketing?
Curiosamente per quanto riguarda la parte islamica delle creazioni, mancherà il ‘Ken’ Maometto in quanto la religione islamica ne vieta la raffigurazione e quindi per non ‘offendere’ i credenti musulmani nessuna bambola raffigurerà il Profeta.
Però questo stesso discorso lo si poteva fare anche per le altre fede o solo perché nessun precetto vieta la rappresentazione in quelle determinate confessioni religiose tutto è lecito?
Forse gli artisti in questione hanno seguito alla lettera il divieto di raffigurazione del profeta Maometto per paura di eventuali ritorsioni da parte degli estremisti islamici come nel caso di qualche anno addietro delle vignette satiriche raffiguranti il Profeta?
Purtroppo al mondo d’oggi esistono religioni ritenute intoccabili a causa di gruppi estremisti poco inclini alla tolleranza e sempre pronti a uccidere in nome del loro Dio i cosiddetti
‘infedeli’!
Le libertà di espressione e di satira devono essere garantite e protette per ogni individuo e al tempo stesso non ci devono essere delle ‘categorie’ di intoccabili.
A quando la bambola ‘Ken’ Maometto?