“Quando il bullismo è psicologico, tutto sta nelle parole che continuano a girare nella tua testa, sono i commenti che gli altri ti gettano addosso ovunque, ti trovi, nello spogliatoio, in palestra, tornando a casa da scuola“. Queste parole sono tratte dall’intervista di Adrian Hyyrylainen-Trett, politico britannico membro del Partito dei Liberal Democratici e primo candidato parlamentare a dichiararsi sieropositivo.
La seguente intervista l’ha rilasciata al giornalista Patrick Strudwick (Buzzfeed) sempre impegnato nella difesa dei diritti LGBT. Un’intervista rilasciata non solo per raccontare la sua storia personale ma anche per dare coraggio alle persone che hanno vissuto o vivono i suoi stessi problemi. Durante l’intervista Adrian Hyyrylainen-Trett ha dichiarato di essere sieropositivo a causa del bullismo omofobo di cui è stato vittima durante gli anni della scuola.
Adesso ha 36 anni ma durante il periodo scolastico ha sofferto sia fisicamente sia psicologicamente il suo essere gay. Le pressioni esterne e gli atti di bullismo omofobo nei suoi confronti aumentavano a mano a mano che cresceva e pur di farli cessare si era inventato pure una fidanzata ma non ottenne il risultato sperato.
Alla fine si è buttato nello studio che gli procurò un crollo fisico e mentale: “Il mio corpo ha iniziato a non sorreggermi più. Le mie braccia non si muovevano e così le mie gambe. È stato terrificante“. Dovette abbandonare anche la scuola a causa della fibromialgia (una sindrome che colpisce il sistema nervoso) e sviluppando al tempo stesso una forte depressione che non lo lascerà neppure negli anni universitari.
La depressione, il male oscuro se non curato può portare la persona a compiere gesti autodistruttivi e ad Adrian Hyyrylainen-Trett gli aprì le porte al consumo di droghe, a frequentare luoghi malfamati e avere sempre più spesso rapporti sessuali occasionali ma con l’unico pensiero di suicidarsi.
“Quando non ti importa di te stesso per troppo tempo inizi a fare cose che possono danneggiarti. Pensavo sempre: Dove posso trovare le persone più pericolose?“.
Dove posso trovare le persone più pericolose? Una domanda che alla fine gli ha fatto conoscere il suo carceriere della sua prigione di sesso e droga.
“So al 99% chi è la persona che mi ha trasmesso il virus. Ma è stato un mio errore: ho detto di sì ai rapporti non protetti. Ciò che volevo, però, non era l’HIV, era un annientamento di me stesso”.
Adrian Hyyrylainen-Trett non si sente perduto e a distanza di anni è pronto ad assumersi le sue responsabilità su quanto gli è accaduto: “Diventare positivo all’HIV è stata la conseguenza del bullismo, dei problemi psicologici, di una scarsa fiducia in me stesso. Ma tutto ciò si può prevenire. Queste cose succedono davvero e nessuno ne parla. Sento di avere il dovere di farlo e di impegnarmi affinché sia fatto il possibile in questo campo“.
Non si è tirato indietro e pur di aiutare gli altri come lui ha deciso di rendere pubblica la sua storia: “Molte persone omosessuali conoscono già l’argomento, ma c’è bisogno di parlarne di più e portare il dibattito su ogni livello, sociale e politico“.
Un gesto che gli fa onore.
Pubblicato precedentemente su: Cervelliamo