
L’ultimo Pride legale che si è svolto a Istanbul è datato 2014 e da quell’anno in poi le autorità hanno vietato lo svolgimento regolare della manifestazione per i diritti civili LGBTQI.
Naturalmente il divieto imposto dalle autorità turche non ha impedito nel corso degli anni alle associazioni LGBTQI di riunirsi e marciare per le vie della città e anche quest’anno si sono dati appuntamento per i loro diritti e partecipare al Pride Istanbul.

Domenica scorsa (30 giugno) le autorità turche hanno dato il permesso agli attivisti e semplici cittadini di radunarsi in una strada laterale per ascoltare la dichiarazione a favore delle lotte per i diritti civili.
A un tratto i poliziotti in tenuta antisommossa, come riportato dai media turchi, hanno caricato la folla con l’intento di disperderla, arrivando a utilizzare gas lacrimogeni.

In Turchia l’omosessualità non è vietata ma purtroppo si riscontra un aumento degli episodi di discriminazione e abusi nei confronti dei cittadini LGBQTI. Anche da parte delle stesse autorità che dovrebbero, impedire questi atti criminali. Anche quest’anno il Pride Istanbul è stato macchiato dalla violenza della polizia.