Il quotidiano Il Piccolo riporta un altro caso di omofobia, accaduto a Trieste e tutto per un bacio.
Il tragico episodio è avvenuto in via Giacinto Gallina, (Lunedì scorso alle 5 del mattino) dove una coppia (Un 40enne e un 24enne) dopo essersi scambiato un bacio, sono stati aggrediti a colpi di pugni da uno sconosciuto, fuggito poi a bordo di un taxi.
Al 40enne L.D. (Le generalità delle vittime non sono state divulgate) sono state riscontrate la frattura del setto nasale e della mascella mentre il 24enne D.D. solo qualche escoriazione.
La notizia è emersa solo adesso dopo
che l’avvocato Roberto Corbo, legale di fiducia delle 2 vittime ha depositato la querela in Procura.
Ecco la denuncia depositata alla Procura: “Stavamo rientrando a casa con una nostra amica. Quando siamo arrivati in via Gallina abbiamo udito un forte fischio eseguito da un ragazzo dall’apparente età di vent’anni, capello corto castano scuro e maglietta bianca, che si trovava in compagnia di tassisti appoggiato al muro. Con tale suono voleva sicuramente dimostrare il suo disappunto poiché ci eravamo baciati” e continuando con il racconto dell’aggressione, i 2 uomini spiegano che dopo essersi girati in direzione del ragazzo che “All’ improvviso, senza ragione, ha sferrato a L.D. un forte pugno allo zigomo sinistro che lo ha fatto cadere a terra in stato di seminconscienza”.
Oltre all’aggressione fisica, i 2 malcapitati hanno dovuto subire l’insulto di carattere omofobo.
La ragazza che si trovava in compagnia della coppia ha fatto quel che poteva per cercare di fermare l’aggressore, implorandolo di fermarsi e al tempo stesso chiedendogli il motivo di quella aggressione, mentre i suoi 2 amici si trovavano a terra a causa dei pugni ricevuti.
In quell’istante D.D. riesce ad alzarsi e con fatica chiama il 113 ma l’aggressore riesce a liberarsi dalla presa della ragazza e della giovane vittima, fuggendo con l’aiuto di un tassista che secondo quanto denunciato dalle 2 vittime “Aveva assistito alla scena e che, senza prestare alcun soccorso o chiamare la Polizia o la Croce Rossa o comunque tentare di fermare l’aggressione”.
Fuga in taxi: “Gli ha fatto strada fino a un taxi bianco condotto da una donna che è partita velocemente allontanandosi dal luogo”.
Le ricerche dell’aggressore da parte delle autorità non hanno ancora portato all’arresto dell’aggressore, mentre le 2 vittime dopo l’aggressione sono state trasportate a Cattinara per le cure mediche.
E ancora una volta l’Italia si è girata dall’altra parte per negare l’evidenza di un’omofobia di Stato.
Fonte: Il Piccolo