The Donald Nessuna tutela agli studenti transgender
Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump con la sua Amministrazione ha dato una mano alle varie Lobby di estrema destra e ultra cristiane nella loro “Guerra Santa” contro i cittadini statunitensi LGBT.
A maggio 2016 l’ex Amministrazione Obama aveva deciso di introdurre delle tutele per gli studenti transgender. Tutele che servivano a impedire ogni forma di discriminazione nei loro confronti da parte delle istituzioni, da singoli cittadini e associazioni religiose e no. Il rischio per chi discriminava gli studenti transgender era di cause legali e anche (Nel caso delle istituzioni) di perdere i finanziamenti federali.
Adesso “grazie” a The Donald gli Stati Uniti d’America hanno fatto un balzo indietro di anni luce nella lotta per il riconoscimento dei diritti dei cittadini LGBT (In questo caso specifico nei confronti degli studenti transgender).
Il nuovo Procuratore Generale, Jeff Sessions ha deciso di ritirare ogni tipo di obiezione nei confronti di 12 stati dell’Unione che adesso potranno decidere in piena autonomia e senza correre il rischio di “ritorsioni” se discriminare o no gli studenti transgender.
Alabama, Wisconsin, West Virginia, Tennessee, Oklahoma, Louisiana, Utah, Georgia, Arizona, Maine e Mississippi: questi i 12 stati dell’Unione che potranno tranquillamente discriminare i propri studenti.
Come mai tutto quest’accanimento nei confronti degli studenti transgender? Oltre all’odio e anche una questione di bagni.
Secondo Gayburg che riporta la notizia alle varie Lobby di destra e ultra cristiane non va giù che gli studenti possano scegliere quali servizi igienici utilizzare in base al loro genere, anche se non hanno ancora affrontato il cambio di sesso, tra l’altro riconosciuto dallo Stato.
Il problema non è di poco conto, poiché discrimina gli studenti, giovani che già soffrono nella loro anima e che la Società e le istituzioni, invece, di aiutarli nel loro tragitto verso la loro vera vita, li uccidono poco alla volta in nome di un odio, giustificato da un fanatismo religioso: “Lo vuole Dio”.