L’Omofobia Vaticana ha solide radice all’interno della Chiesa in particolar modo nelle alte sfere ecclesiastiche. L’ossessione per le tematiche LGBT da parte delle gerarchie vaticane, nasconde il lato oscuro del potere religioso fatto di abusi sessuali, pedofilia e omertà.
L’ultimo scandalo viene dalla Francia e coinvolge lo Psicologo della Chiesa ovvero Mons. Tony Anatrella.
Alto prelato che si è distinto per la sua battaglia contro i diritti civili LGBT e anti-gender, in più si schierò contro l’ingresso in seminario dei gay. Le accuse sono abbastanza pesanti, infatti, è stato accusato di abusi sessuali ai danni di giovani uomini.
Abusi sessuali che avvenivano durante le sedute per ‘guarire’ l’omosessualità, secondo, le direttive delle teorie di Joseph Nicolosi con l’aggiunta di palpeggiamenti e atti di masturbazione reciproca.
Nella notizia riportata dal sito Gaynews si può leggere che Mons. Tony Anatrella non potrà più svolgere nessun incarico pastorale e al tempo stesso gli sarà impedita l’attività di psicoterapeuta ma nessuna condanna penale.
Denis Lemorca è stato uno dei primi accusatori di Mons. Tony Anatrella. Entrato in seminario a 23 anni (1987) ha subito le morbose attenzioni da parte dell’alto prelato.
Ecco il suo drammatico racconto tratto da Gaynews: “Io sono disteso sul lettino, nudo. Sono sorpreso dalla leggerezza del massaggio. È più che altro una carezza su tutta la parte anteriore del corpo che gira delicatamente intorno alla zona genitale. Poi Tony Anatrella mi chiede di tenere la sua mano e di guidarla. Io guido allora la sua mano, prima sulle zone che lui ha toccato e fin dove la lunghezza del mio braccio lo permette. La sua mano non si ritrae quando l’avvicino al mio sesso. Mi invita allora a guidare la sua mano sulle zone dove vi sono ancora delle ‘tensioni’. Ho un’erezione. Quando guido la sua mano sul mio sesso, egli solleva le dita per sfiorarlo. Poi vengo invitato a lasciar andare la sua mano da sola. Egli allora manipola il mio sesso. Mi masturba. Poi mi chiede se voglio godere. Io dico: No. Così si chiude la prima seduta di ‘corporeo’. Mi trovo in una specie di siderazione. Non ho memoria di ciò che ho potuto dire all’uscita di questa seduta. Alla seconda seduta di ‘corporeo’ ho goduto. È la prima volta che godo in presenza di un altro essere umano”.