Sardegna, a Quartu Sant’Elena lo sportello antidiscriminazione

Sardegna, a Quartu Sant’Elena lo sportello antidiscriminazione
Sardegna, a Quartu Sant’Elena lo sportello antidiscriminazione

Il terzo Comune più popoloso della Sardegna avrà il suo primo sportello antidiscriminazione

La certezza della prossima apertura nel Comune sardo di Quartu Sant’Elena di uno sportello contro le discriminazioni sessuali e di identità di genere è arrivata il 9 novembre scorso con la pubblicazione dell’Unar.

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Come riportato dal sito Casteddu Online.it il progetto firmato Arc Onlus – con la partecipazione dell’amministrazione comunale – si è classificato al quinto posto nella speciale classifica del Dipartimento Per Le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio Dei Ministri, ottenendo il finanziamento di 100mila euro.

L’amministrazione comunale del Comune di Quartu Sant’Elena aveva aderito all’iniziativa con una delibera del 27 aprile 2021 – numero 99 – per un progetto di una Rete di supporto inter istituzionale contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere. La proposta prevedeva la nascita di un Centro di Coordinamento Anti Discriminazioni presso la storica sede di ARC da sempre impegnata nella lotta per la difesa dei diritti civili LGBT+ con degli sportelli territoriali presso le amministrazioni aderenti.

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‹‹ Siamo felici per l’esito del bando che premia un’iniziativa in cui abbiamo creduto immediatamente anche perché pienamente in linea con il programma della nostra Amministrazione. Ancora oggi sono tante le persone LGBT che affrontano una condizione di fragilità dovuta all’allontanamento dai nuclei familiari proprio a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere. Le stesse persone spesso vanno poi incontro alle conseguenti difficoltà nel trovare una casa in cui vivere e un lavoro con il quale sostenersi. C’è molto da fare sul piano dell’inclusione sociale e della cultura, per garantire a tutti il pieno godimento dei diritti civili e di cittadinanza. Ora, inizierà la fase di recruiting del personale e poi ragioneremo sulla dislocazione fisica dello sportello. Infine verranno monitorati e valutati gli esiti del lavoro svolto››

Cinzia Carta, Assessore all’Istruzione con delega per le Politiche di Genere e la Difesa dei Diritti LGBT+

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