Russia, stop alla diffusione di libri considerati LGBTQ+

Russia, stop alla diffusione di libri considerati LGBTQ+

Nuovo tassello in Russia nella crociata contro la comunità LGBTQ+

Le autorità delle comunicazioni russa – Roskomnadzor – ha fatto richiesta all’Unione del Libro russa, la diffusione di testi e libri che secondo i loro canoni di censura promuoverebbero ‘relazioni sessuali non tradizionali’.

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Questa richiesta sarebbe in linea con la Legge – approvata nel 2013 – che prevede il divieto sotto ogni forma di promozione delle tematiche LGBTQ+. La Legge è stata approvata con l’obiettivo di ‘proteggere i minori dalle informazioni che promuovono la negazione dei valori tradizionali della famiglia’.

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Appena entrata in vigore la legge nel 2013, l’attivista Dmitrij Isakov fu arrestato a Kazan per aver esposto un cartello con la scritta ‘Libertà per i gay e per le lesbiche della Russia’. Da quel giorno, non sono mancati altri arresti, condanne al carcere o semplici ammende nei confronti di attivisti che si combattono a sostegno dei diritti civili LGBTQ+.

Prima dei libri e testi, la censura anti-LGBTQ+ si è scagliata contro alcuni famosi videogiochi. Nel 2014 con The Sims 4 perché permetteva relazioni tra persone dello stesso sesso mentre nel 2016 fu la volta di FIFA 7 semplicemente perché permetteva agli utenti di fare indossare lacci arcobaleno ai loro calciatori virtuali.

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