Russia Omofobia di Stato. Divieto ingresso ai gay nei negozi
In Russia l’omofobia sta sempre di più diventando di Stato. Dopo la Cecenia (In cui non esistono i gay) con le retate anti-gay, la costituzione dei lager per i gay, arresti indiscriminati, violenze, torture e altre atrocità, nella città di San Pietroburgo hanno fatto la loro comparsa dei cartelli di divieto di accesso ai gay in determinati negozi.
Episodi che ricordano i tempi oscuri del regime del Terzo Reich in Germania tra campi di sterminio, esperimenti “medici”, morti e triangoli rosa.
Secondo quanto riporta il sito Gayburg, i cartelli di divieto di acceso ai gay sono comparsi presso la catena “Bread and Salt” (Negozi di fast food biologici).
Tale catena di fast food biologici è di proprietà di Herman Sterligov, milionario russo, conservatore ortodosso, grande sostenitore del Presidente Vladimir Putin e del Presidente Donald Trump.
Quello che preoccupa, oltre alle violenze omofobe è l’immobilismo dell’Unione Europea e delle altre Nazioni democratiche davanti all’omofobia di Stato in Russia.