Renzi: “Letta incapace”. Letta-Renzi

Il 17 gennaio 2014 alla trasmissione di Daria Bignardi il Segretario Nazionale del Partito Democratico aveva affermato: “Enrico stai sereno. Nessuno ti vuol fregare il posto”, lanciando l’hashtag #enricostaisereno per “tranquillizzare” l’allora Premier Letta dalle voci sempre più insistenti di un passaggio della guardia a Palazzo Chigi tra lui e Renzi.

Neppure poco tempo dopo la famosa foto della consegna della campanella con un Enrico Letta gelido e un Matteo Renzi gongolante per la vittoria.

Il dubbio di un possibile “golpe” all’interno dello stesso Partito Democratico ai danni di Enrico Letta era venuto a tutti ma oggi abbiamo la prova definitiva che l’attuale Premier Matteo Renzi aveva orchestrato tutto quando per prendere il controllo della Nazione.

Il Fatto Quotidiano ha reso pubblico un’intercettazione telefonica dell’11 gennaio 2014 tra Matteo Renzi e il Comandante della Guardia di Finanza Michele Adinolfi. Intercettazione telefonica relativa alle indagini di Napoli sulla Cpl Concordia. 

Una telefonata in cui Matteo Renzi spiega i suoi piani di conquista di Palazzo Chigi.

Il 10 gennaio 2014 Matteo Renzi sale a Palazzo Chigi in compagnia di Delrio e proporrà a Enrico Letta la contropartita per lasciare la carica di Premier ovvero il Quirinale nel 2017. Offerta rifiutata da Enrico Letta.

Ecco la prima pare della telefonata intercettata:
Renzi: Signor generale!
Adinolfi: Mi dicono fonti solitamente ben informate che ti stai avviando anche tu verso una fase di rottamazione.
Renzi: È la disinformatia del partito…
Adinolfi: Come stai amico mio? Tanti auguri, tanti auguri e complimenti. Matteo, spero di vederti in qualche occasione.
Renzi: Con molto, molto piacere. La settimana prossima sarà un po’ decisiva perché vediamo se riusciamo a chiudere l’accordo sul governo. E…
Adinolfi: Rimpastino?
Renzi: Sì, sì. Rimpastino sicuro. Rimpastone, no rimpastino! Il problema è capire anche… se mettere qualcuno dei nostri…
Adinolfi: È lì il punto! O stare fuori, va bene?
Renzi: No, bisogna star dentro.
Adinolfi: Oppure stare dentro.
Renzi: Stare dentro però rimpastone.
Adinolfi: Significa arrivare al 2015.
Renzi: E sai, a questo punto, c’è prima l’Italia, non c’è niente da fare. Mettersi a discutere per buttare all’aria tutto, secondo me alla lunga sarebbe meglio per il Paese perché lui è proprio incapace, il nostro amico. Però…
Adinolfi: È niente, Matteo, non c’è niente, dai, siamo onesti.

Metteo Renzi dopo aver conquistato la guida del Partito Democratico voleva anche la poltrona da Premier e per ottenerla decise di offrire a Enrico Letta il Quirinale nel 2017 (3 anni di attesa per il compimento dei 50 anni, soglia minima per l’elezione al Colle) proposta rifiutata dal diretto interessato e ostacolata dal “numero uno” ovvero Giorgio Napolitano.

Letta_Renzi
Letta_Renzi

Ecco la seconda parte della telefonata intercettata tra Matteo Renzi e Michele Adinolfi.
Renzi: Lui non è capace, non è cattivo, non è proprio capace. E quindi… però l’alternativa è governarlo da fuori…
Adinolfi: Secondo me il taglio del Presidente della Repubblica.
Renzi: Lui sarebbe perfetto, gliel’ho anche detto ieri.
Adinolfi: E allora?
Renzi: L’unico problema è che … bisogna aspettare agosto del 2016. Quell’altro non ci arriva, capito? Me l’ha già detto.
Adinolfi: Sì sì, certo certo.
Renzi: Quell’altro 2015 vuole andar via e … Michele mi sa che bisogna fare quelli che… che la prendono nel culo personalmente… poi vediamo magari mettiamo qualcuno di questi ragazzi dentro nella squadra… a sminestrare un po’ di roba.
Adinolfi: Sì sì, ho capito.
Renzi: Purtroppo si fa così.
Adinolfi: Non ci sono alternative, perché quello, il numero uno non molla e quindi che fai?

Curiosamente il famoso Patto del Nazareno tra Partito Democratico e Forza Italia esisteva già 8 giorni prima di essere reso pubblico e siglato da entrambe le parti.

Letta_Renzi_Campanella
Letta_Renzi_Campanella

Ultima parte della telefonata intercettata tra Matteo Renzi e Michele Adinolfi.
Renzi: E poi il numero uno anche se mollasse… poi il numero uno ce l’ha a morte con Berlusconi per cui… e Berlusconi invece sarebbe più sensibile a fare un ragionamento diverso. Vediamo via, mi sembra complicata la vicenda.
Adinolfi: Matteo, intanto t’ho mandato una bellissima cravatta.
Renzi: Grazie.
Adinolfi: (…) Se vuoi il colore lo puoi cambiare, ci sono dei rossi e dei neri, va bene? (ride)
Renzi: No ma va bene, poi io amo il calcio minore per cui va bene.. un abbraccio forte.
Adinolfi: Che stronzo! Ciao, ciao. Buon compleanno, buona giornata.

Michele Adinolfi è un amico fraterno di Adriano Galliani da oltre 30 anni, amico di Gianni Letta (Zio di Enrico Letta) e considerato anche vicino a Silvio Berlusconi. Un cavallo di “Troia” per la nascita del Patto del Nazareno o c’è dell’altro?

Comunque all’interno dei Palazzi del Potere italiano stanno già circolando le voci di un possibile “golpe” ai danni dello stesso Matteo Renzi e creare un “Governo tecnico di salvezza Nazionale”.

A questo punto possiamo lanciare l’hashtag #matteostaisereno, in fin dei conti… “Matteo stai sereno. Nessuno ti vuol fregare il posto” o no?

Fonte: Google News; Il Fatto Quotidiano; Verosimilmente Vero Blog.

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