Omofobia di Stato. Nazioni dove è prevista la pena di morte
Solo da poco l’Italia si è messa in regola con il riconoscimento dei diritti dei cittadini LGBT approvando la Legge Cirinnà, relativa al riconoscimento e ordinamento delle unioni civili fra persone dello stesso sesso ma la strada dell’integrazione è ancora lunga e non priva di ostacoli.
L’omofobia è un ostacolo presente nel nostro Paese.
Una piaga ben radicata nella società, alimentata dal razzismo, dall’ignoranza e dai forti pregiudizi religiosi nei confronti delle persone LGBT.
Purtroppo i crimini di odio nei confronti delle persone LGBT avvengono anche in quelle Nazioni, dove sono stati riconosciuti i diritti LGBT, ma esistono Paesi in cui i gay rischiano la morte. Condannati a morte per amare una persona dello steso sesso.
10 le Nazioni che prevedono la pena capitale nei confronti dei gay: “Iran, Arabia Saudita, Sudan, Yemen, Nigeria, Somalia, Afghanistan, Mauritania, Pakistan e Qatar”. Questo quanto riporta il sito Gayburg.
Alcune Nazioni utilizzano la pena capitale nei confronti dei gay, anche se non prevista nel loro ordinamento giuridico come in Iraq dove sono le milizie a uccidere i gay.
Lo Stato del Brunei si appresta ad approvare una Legge anti-omosessualità mentre negli Emirati Arabi sono stati segnalati episodi di alcune interpretazioni della legge anti-omosessualità che potrebbero prevedere la pena di morte. Fortunatamente non si hanno notizie di condanne a morte eseguite.