Matrimonio Down e il buonismo di facciata!

«La maggior parte di coloro con malattie e deficienze genetiche sono completamente incapaci di sopravvivere da soli. Non possono badare a se stessi ma devono essere presi in cura dalle istituzioni. Ciò costa allo stato enormi somme ogni anno. Il costo di cura per una persona geneticamente malata è otto volte superiore rispetto a quello di una persona normale. Un bambino che è un idiota costa quanto quattro o cinque bambini [sani]…». (Tratto dal manuale formativo della Gioventù Hitleriana (Hitler-Jugend); Capitolo: «Genetica ed igiene razziale»).

Fortunatamente per il genere umano i tempi si evolvono e pazzie di questo genere, restano come promemoria per le generazioni future.

La chiesa gremita di parenti e amici! Lei quasi 30 anni nel classico abito bianco, mentre lui quasi 40 anni in scuro. Dopo dieci anni di fidanzamento e due di convivenza hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore! E dopo il ‘si’, tutti a festeggiare! Finalmente Mauro e Marta si sono sposati! Potremmo parlare di amore a prima vista, scoppiato nel 2004 alla festa di una loro amica in comune e dopo un primo timido approccio hanno deciso di ‘mettersi assieme’. Una relazione molto forte con i classici alti e bassi, in fin dei conti, l’amore non è tutto rose e fiori!

Una storia d’amore e un matrimonio come tanti altri, solo che Mauro e Marta sono due persone con la sindrome di Down e la loro unione è stata una delle prime a livello nazionale.

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Fonte: news.fidelityhouse.eu Mauro e Marta Sposi!

La loro decisione di convolare a nozze è maturata nel tempo, riflettendo su quello che avrebbe comportato quel passo nelle loro vite e delle loro famiglie.

Questa notizia è stata riportata con molta enfasi nel web, definendola come un evento eccezionale e unico che potrebbe dare il via ad altri eventi di questo tipo nel nostro Paese. Molto rumore per nulla? Forse si, forse no!

Nel mondo il numero di matrimoni di persone affette dalla sindrome di Down è ancora esiguo, e molte persone sperano in un cambio di tendenza poiché lo considerano come un successivo passo in avanti nell’integrazione nella società moderna e se invece…

E se invece di integrarli, il matrimonio servisse solo a rincorrere una ‘normalità’ effimera, dettata dalla stessa società?

Non sarebbe simile a quelle famiglie che pur di far apparire ‘normale’, sia a loro sia al resto della società il figlio con la sindrome di Down non si sono fatte scrupolo di modificarli i lineamenti del viso con la chirurgia estetica?

E se questa ‘ipotesi’ fosse l’altra faccia della medaglia ‘buonista’?

Gli italiani  buonisti  di facciata?

 

Tutti tolleranti a parole ma poi quando si tratta di compiere atti concreti, i pregiudizi la fanno da padrone come per questa coppia di novelli sposi che si è vista rifiutare l’affitto di svariati appartamenti poiché Down! Fortunatamente la questione casa è andata a buon fine ma le persone che hanno rifiutato di affittare possono essere considerate ‘razziste’?

E voi cosa avreste fatto al posto di quei proprietari di case?

Avreste affittato oppure vi sareste comportati nello stesso modo?

Alla fine che cosa è la ‘normalità’? Una parola che alle volte è utilizzata per discriminare altre persone!

Mauro e Marta, due ragazzi che dopo anni di fidanzamento e convivenza hanno deciso di sposarsi, e mettere su famiglia. Dal mio punto di vista questa si chiama ‘normalità’!

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