Il 31 ottobre scorso è mancata Mariasilvia Spolato. Una donna. Una rivoluzionaria. Una femminista. Una lesbica. Nel 1972 prese a parte alla manifestazione nazionale femminista per l’8 marzo a Roma dove esibiva con orgoglio un cartello con la scritta: “Liberazione Omosessuale”.
Una presa di posizione rivoluzionaria per l’epoca che pagò in prima persona. La sua foto fu pubblicata in copertina dal settimanale Panorama, causandole la perdita della cattedra di insegnante (Laureata con 110 e lode e docente di matematica) e l’allontanamento da parte della famiglia.
Mariasilvia Spolato finì a vivere in strada, spostandosi di città in città, finché arrivò a Bolzano, dove è deceduta il mese scorso presso la Casa di riposo Villa Armonia.
Mariasilvia aveva scritto anche un manuale di matematica sugli insiemi e libri che trattavano la liberazione sessuale femminista.
La notizia della sua scomparsa è stata data dal quotidiano L’Alto Adige. Adesso la città di Bolzano si sta mobilitando per i suoi funerali.
Per non dimenticare chi ha lottato in prima persona per i diritti civili LGBT in Italia.