Mafia e Omosessualità. Una storia ancora sconosciuta.
Nel calcio non esistono calciatori omosessuali in quanto è uno sport per veri uomini così hanno dichiarato alcuni addetti del calcio italiano che conta ma curiosamente gli omosessuali si ‘trovano’ ovunque tra i politici, dottori, militari, calciatori, prelati, sportivi e anche tra i mafiosi!
Mafiosi! Ebbene si anche nella Mafia ‘esistono’ i gay!
“Salvo grazie alla madre. Ma se fosse stato per il padre, per un ragazzo di Reggio Calabria, figlio di un potente boss locale, non ci sarebbe stato scampo. Motivo? Il padre aveva scoperto che l’erede frequentava chat gay. Essere omosessuale per un ‘ndranghetista ancora oggi è causa di vergogna, soprattutto se si è figli di un capo clan”. Racconto che apre un capitolo ‘curioso’ tra mafia e omosessualità, non nuovo alle autorità. L’episodio in questione è stato riferito dall’attuale procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino durante un’intervista rilasciata a Klaus Davi durante il programma KlausCondicio, quando ancora risiedeva a Reggio Calabria.
“Sono a conoscenza di una vicenda in Calabria in cui un boss con un figlio dall’orientamento sessuale diverso, dopo un momento molto critico, ha lasciato che il giovane continuasse a vivere la sua vita normalmente. E questo non grazie a un grado di emancipazione delle ‘ndrine ma per un deciso intervento della madre. Se non fosse stato per lei il ragazzo sarebbe stato ucciso. Il figlio ora fa la sua vita, frequenta la scuola e nessuno l’ha mai toccato, nonostante tutti sappiano che è gay e frequenti chat per omosessuali. Quando si dice che c’è maschilismo, patriarcalità, la realtà è molto più complessa. Per uno che nella sua vita ha scelto non solo di essere mafioso ma anche di essere capo, rinunciare a fare del figlio maschio la propria appendice all’esterno o a dare la figlia femmina in matrimonio al figlio dell’altro boss per rafforzarsi ulteriormente, come succede in Calabria, non è una cosa semplice. Scoprire che il proprio ‘erede’ è gay poi… Ma c’è una forza antagonista che interagisce, che ti fa rinunciare, che è la forza di cui è portatrice la madre“.
Afferma che uccidendo il figlio gay, ci sarebbero stati enormi rischi per l’intera cosca in questione ma questo non è l’unico caso di omosessualità mafiosa in Italia, infatti, secondo quanto riportato da Michele Prestipino durante l’intervista ha dichiarato anche che l’omosessualità fra ‘ndranghetisti e mafiosi risulta essere più diffusa di quanto si pensi.
“Quando stavo a Palermo sapevamo di diversi boss che frequentavano trans pur spacciandosi per ‘super-machi. Gli incontri tra mafiosi e transessuali documentati erano frequenti, ma con nessuna rilevanza per le nostre indagini”.
L’Italia è veramente una nazione strana e al tempo stessa curiosa. Una nazione in cui non esiste un solo giocatore di calcio della massima serie e in quella cadetta dichiaratamente gay, in quanto il calcio non è uno sport adatto a delle ‘femminucce’ (anche se esiste la nazionale italiana di calcio femminile) ma al tempo stesso esistono mafiosi omosessuali!
L’Italia anzi gli italiani risultano essere proprio un popolo curioso!
Fonte: Huffington Post Italia