Luca Di Tolve:”Prega e diventerai etero”

Luca Di Tolve:”Prega e diventerai etero”

Adesso per soli 185,00 euro potrai “curarti” dalla “malattia” dell’omosessualità grazie ai tre “Leader” pronti a guidarti nel lungo percorso che ti riporterà sulla retta via dell’eterosessualità e tutto grazie al gruppo Lot (Che prende il nome dal personaggio principale della vicenda biblica di Sodoma e Gomorra). Un’occasione da non lasciarsi scappare.

Luca Di Tolve
Luca Di Tolve Ex Gay

Il Centro di Spiritualità “Sant’Obizio”, situato tra le montagne della Valle Camonica e a pochi passi dalle terme di Boario, vi aiuterà a “cambiare” e potrete incontrare il suo fondatore, Luca Di Tolve, il famoso “Luca era gay” della canzone scritta e cantata da Povia.

Luca Di Tolve ex attivista e dirigente dell’associazione ArciGay, ex ballerino di discoteca, ex inventore di crociere destinate agli omosessuali ed ex gay, “convertito” all’eterosessualità grazie alla fede e sposato e padre di famiglia.

Oltre a Luca Di Tolve nella comunità “Sant’Obizio” ci sono altri due “Leader” (Tutti e tre ex gay è ovvio) affiancati da altre due persone nella battaglia contro l’omosessualità, un frate francescano (Don Enrico, capelli corti e barba stile mullah e neppure 40enne) e poi un padre passionista (Don Massimo, esperto in esorcismi, tonaca nera con l’immagine di una croce all’interno di un cuore) tutti uniti nel cercare di riportare i gay sulla “normale” via dell’eterosessualità.

Cinque giorni di seminario intitolato “Adamo ed Eva: Dove siete?” che comprende messe, canti, preghiere, invocazioni allo Spirito Santo, confessioni, meditazioni e varie lezioni dai titoli improbabili come “I meccanismi della confusione sessuale” o “Narcisismo e idolatria relazionale” e altre lezioni simili.

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Ovviamente il corso “Adamo ed Eva: Dove siete?considera l’omosessualità, una malattia, teoria smentita dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La sede della casa della spiritualità “Sant’Obizio” potrebbe essere paragonato a un convento gestito dallo stesso Luca Di Tolve insieme alla moglie ma di proprietà della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth.

Un giornalista del quotidiano “La Repubblicasi è infiltrato per due giorni nel corsoAdamo ed Eva: Dove siete?” organizzato da Luca Di Tolve e quello che ha visto ha dell’incredibile.

Le procedure per partecipare al corso? Semplicemente bisogna compilare un questionario e inviarlo all’associazione con domande di questo tipo:

“Descrivi il tuo problema dal punto di vista sessuale o emozionale”;

“Come si manifesta il problema?”;

“Hai già ricevuto una consulenza psicologica in merito? “.

Naturalmente le “spie” sono sempre in allerta e così si allega la fotocopia di un documento di identità valido per un rapido controllo attraverso il web dell’identità ed eventuali legami con associazioni gay o giornali. Fortunatamente ogni tanto si riesce a farla franca come il giornalista della “La Repubblica”.

Le cinque giornate del corso sono scandite da orari prefissati e tutte simili alle altre con i loro rituali, canzoni e iniziano alle 7e45 con una messa per terminare alle 22e30. I pasti (Pranzo e cena) sono consumati tutti insieme in un’atmosfera apparentemente serena.

Il primo punto del corso è: “L’omosessualità non esiste e voi non siete gay, siete solo persone che hanno un problema”;

Il secondo punto del corso è: “Se soffri non è perché non accetti ciò che è naturale, ma perché non hai ancora scoperto ciò che ti ha fatto nascere una certa inclinazione. I bisogni insoddisfatti causano il danneggiamento della sessualità e della sfera relazionale”;

Il terzo punto del corso è: “Quel peccato (Un abominio) fa star male Dio, e quindi bisogna sfidarlo ed essere coraggiosi”. Già il secondo giorno, qualcuno die presenti piange e si parla anche delle “ferite della madre”.

Alla domanda “Senti di essere gay?” i leader rispondono in questa modo: “Magari quando sei nato sei stato lasciato in incubatrice, quindi hai perso l’affetto iniziale della mamma, e in quel dolore inconscio è germogliata l’omosessualità”. Naturalmente non tutte le colpe ricadono sulle madri, anche i padri hanno le loro “colpe”, infatti, “Il non essersi sentito accettato, l’aver provato rancore nei suoi confronti, ecco, anche lì, si finisce per diventare gay perché si cerca in altre figure maschili quell’antico sentimento non corrisposto“.

Ovviamente non poteva neppure mancare il richiamo a Satana e al suo dominio delle tenebre con il mondo dei media sotto il suo controllo e alle varie associazioni gay che con le loro battaglie per i diritti civili, perseguitano la famiglia tradizionale.

A questo punto la domanda sorge spontanea ma alla fine chi entra gay in questi seminari se ne esce eterosessuale?

Secondo i leader (Tutti ex gay, sposati con figli): “La guarigione dipende da quanto si apre il nostro cuore a Gesù e da quanto si è disposti a sacrificare il proprio corpo alla volontà di Dioperò loro stessi ammettono che la loro è una battaglia giornaliera.

Alla fine non si può guarire da una malattia inesistente ma dall’ignoranza si che si può e si deve guarire.

Fonte: Huffington Post Italia; La Repubblica.

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