La Brexit sospende la democrazia parlamentare
Il Regno Unito precipita sempre di più nel più completo caos politico. La Brexit sospende la democrazia parlamentare con il via libera da parte della stessa Regina. L’ultima mossa del Premier britannico Boris Johnson ha scatenato le proteste in piazza di molti cittadini, oltre alle barricate delle varie opposizioni parlamentari.
Boris Johnson sospende il Parlamento
Un chiaro segnale rivolto all’Unione Europea e alle forze europeisti britanniche oltre a quelle che sperano in un’uscita con l’accordo. Il Regno Unito dirà addio all’Unione Europea il 31 ottobre prossimo, dolente non dolente. Anche con un No-Deal. Secondo il Premier Johnson i cittadini britannici non possono attendere oltre. La sospensione del Parlamento della durata di 5 settimane (Dal 9 settembre al 14 ottobre) impedirà alle forze politiche di opposizione tra i banchi parlamentare di una risoluzione per impedire il No-Deal. Questa sospensione aumenterà la possibilità di un’uscita del Regno Unito con la formula del No-Deal.
La Regina Elisabetta II inconsapevole alleata
La sospensione del Parlamento è potuta avvenire anche grazie all’approvazione della stessa Sovrana. Sempre ligia alle forme e ai limiti che comporta la Monarchia Costituzionale britannica, la Regina Elisabetta II (93 anni) non si è potuta tirare indietro (Anche se ne aveva la facoltà) dall’approvare il ‘suggerimento’ del Premier Boris Johnson. Elisabetta II, secondo quanto riporta l’ANSA, ha firmato il discusso provvedimento nella sua dimora scozzese di Balmoral, nonostante gli appelli e le richieste urgenti d’incontri istituzionali richiesti da Jeremy Corbyn (Partito Laburista) e da Jo Swinson (Partito Liberal Democratico).
La lettera di spiegazioni del Premier Johnson
Lo stesso Premier (Forse per calmare gli animi) ha inviato a tutti i parlamentari, una lettera con cui giustifica la sua scelta, definendola legittima. Una lettera poco convincente poiché molti parlamentari stanno invocando l’occupazione dello stesso Parlamento.
Il precedente storico: Carlo I e la Guerra Civile
Non si tratta della prima sospensione del Parlamento, infatti, Carlo I preferì quella soluzione portando il Regno Unito alla guerra civile (1642-1651). Un precedente che ebbe come termine con la decapitazione dello stesso Carlo I. Ovviamente la decisione attuale non porterà a una guerra civile ma sicuramente aumenterà le divisioni all’interno del Regno Unito tra sostenitori della Brexit ed europeisti con conseguenze molto rilevanti sia sul futuro Governo e forse anche sulla stessa Corona britannica.