Nonostante che in India non siano riconosciute le unioni gay, un giudice ha riunito una coppia gay
Libere di amarsi, grazie alla decisione di un giudice. A giugno di quest’anno le rispettive famiglie di Fatima e Adhila sono venute a conoscenza della loro storia d’amore e convivenza.
Una relazione non gradita dalle rispettive famiglie.
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La famiglia di Fatima Noora decide di mettere fine a quella relazione, rapendo e sequestrando per diversi giorni la propria figlia.
Un sequestro di persona durato poco, grazie alla denuncia alle autorità della compagna e alla decisione del giudice che le ha riunite, tornando a vivere insieme.
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Alla BBC le due ragazze hanno raccontato la loro disavventura a lieto fine e del loro desiderio di mettere famiglia: “Sposate non ancora, ma un giorno ci piacerebbe molto”.
In India l’omosessualità è stata depenalizzata nel 2008 ma ancora non sono state riconosciute le unioni civili e i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Una piccola oasi di felicità all’interno di un contesto ancora difficile per la comunità LGBTQ+ indiana.