
Il Parlamento ellenico ha approvato il divieto degli interventi chirurgici per la ‘normalizzazione sessuale’ sui minori
Adesso il Medically Assited Reproduction Reforms ACT impedirà ai medici – e ai genitori – di eseguire gli interventi chirurgici per la ‘normalizzazione sessuale’ su persone di età inferiore ai 15 anni, a eccezione per quelli in possesso di un’ordinanza del tribunale che affermi il contrario.
I trasgressori – secondo la nuova Legge – rischiano multe e anche il carcere.
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Chi sono le persone intersessuali? Loro nascono con organi sessuali non definiti o con un’anatomia riproduttiva né maschile né femminile. E questo fatto, porta gravi problemi psicologici durante la loro crescita e al tempo stesso porta le famiglie a sottoporre i figli a questi interventi chirurgici.
Interventi chirurgici che hanno causato diversi disturbi di salute e anche la sterilizzazione stessa del paziente.
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Questi interventi cercano di attribuire a una persona intersessuale uno dei due sessi tradizionali con alti rischi per il loro stato di salute fisica e psichica. Diciamo che non sono interventi idonei per i minori che sono ancora in fase di crescita non solo fisica ma anche sessuale.
Naturalmente, la Legge non vieta alle persone con età superiore ai 15 anni di sottoporsi a questi interventi chirurgici oppure a intraprendere cure ormonali per cambiare il proprio corpo.
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Questo divieto è presente – oltre alla Grecia – anche a Malta, Portogallo e Germania, inoltre da quest’anno, la Grecia ha introdotto il divieto alle ‘terapie di conversione’ sulle persone LGBTQ+. Terapie – prive di ogni fondamento scientifico – che dovrebbero ‘trasformare’ una persona gay in una persona eterosessuale.
Foto di copertina: T. H. Jensen da Pixabay

