La più famosa app per incontri LGBT, Grindr tornerà entro il prossimo anno in mano statunitense. L’azienda cinese Kunlun è stata obbligata a cedere la proprietà di Grindr dal Comitato per gli investimenti stranieri negli Stati Uniti d’America.
Una mossa quella degli Stati Uniti nell’ambito della guerra commerciale con la Repubblica Popolare Cinese.
La motivazione della cessione della app, quella ufficiosa ha il sapore di una spy story.
Essendo di proprietà di una azienda cinese, il Governo di Pechino potrebbe in qualche modo riuscire ad ottenere i dati sensibili anche di funzionari pubblici statunitensi.
Ricordiamo che i dati inseriti dagli utenti riguardano anche le proprie preferenze sessuali, identità, foto personali e altre informazioni sensibili, anche quelle riguardanti lo stato di salute.
Dati che possono essere utilizzati come arma di ricatto nei confronti, non solo di comuni cittadini ma in modo particolare nei confronti di funzionari.
Un pericolo che gli Stati Uniti d’America non possono più correre.