Il Partito Democratico tra le tante richieste presentate al Premier incaricato Mario Draghi, c’è anche quella dell’approvazione del DDL Zan
Il Conte Ter era solo sulla carta e a quel punto la palla è passata nuovamente al Quirinale che ha calato l’asso Draghi per un Governo del Presidente di alto profilo istituzionale. Le consultazioni tra il Premier incaricato Mario Draghi proseguono ma la maggioranza (almeno sulla carta) è sicura. Il Draghi Uno dovrebbe essere appoggiato dall’ex maggioranza giallo-rossa (in forse Liberi e Uguali), da Forza Italia, la Lega e i cespugli minori del Parlamento. Unico ‘no’ al possibile Governo Draghi, Fratelli d’Italia. Secondo questi dati, Mario Draghi avrebbe una maggioranza molto ampia.
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Nel primo incontro tra il Partito Democratico e Mario Draghi, la delegazione si è presentata con il documento programmatico di 18 pagine tra cui un chiaro invito a far approvare nel più breve tempo possibile il DDL Zan.
Il contributo del PD non può dimenticare i diritti civili, nel loro intreccio indissolubile con i diritti sociali. Per questo auspichiamo la rapida approvazione della “legge Zan” contro omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo. Alla Camera è stato fatto un lavoro paziente e approfondito, che ha portato all’approvazione di un testo equilibrato e efficace, su una legge di iniziativa parlamentare, che ora attende di essere approvata in via definitiva al Senato.
Il Governo non è ancora nato ma anche se la Lega e Forza Italia dovessero tirarsi indietro in merito all’approvazione del DDL Zan, basterà che l’alleanza tra i Dem, i 5Stelle e Liberi e Uguali voti compatta e non ci saranno sgradite sorprese.