Dario “Sto morendo, fate presto con le unioni civili”

Il Parlamento italiano ha votato a favore della Legge Cirinnà che regolarizza le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Una Legge che mancava da decenni.

Approvata la Legge ma i tempi dell’applicazione delle unioni civili tra persone dello stesso tempo potrebbero risultare lunghi.

Troppo lunghi per Dario Guarise (73 anni) malato di cancro che spera di poter lasciare l’eredità al suo compagno Rudy con cui convive da 38 anni. Una richiesta che ha raggiunto il Premier Matteo Renzi, il quale ha rassicurato la coppia, affermando che i tempi saranno rapidi.

Dario e Rudy
Dario e Rudy

Dario Guarise ha raccontato la sua storia e i suoi timori al quotidiano La Repubblica:

Per me il tempo stringe. Sono malato. Vorrei chiudere la mia esistenza con la certezza di poter lasciare quello che ho al mio compagno, al mio amore con cui convivo da 38 anni. Con un abbraccio pubblico e non più furtivo. I miei giorni però sono pochi, e se non entrano in vigore le unioni civili Rudy perderà la mia pensione, e io morirei con questo rimpianto”.

Dario, lei dice di avere poco tempo
Sono malato di tumore, una brutta recidiva, la situazione è seria, non so quanto tempo mi resta, ho sperato con tutte le mie forze in questa legge sulle unioni civili, quando è stata approvata Rudy ed io ci siamo abbracciati. Quando finalmente potremo unirci faremo una festa, ma soprattutto potrò morire lasciando a Rudy la sicurezza della mia pensione. Adesso però ho paura”.

I tempi che si allungano?
È già successo no? Anni in attesa dei decreti attuativi. Ma lo sanno i burocrati che dietro le leggi ci sono le persone? Ecco, dietro questa legge ci siamo noi, Rudy e io che ho una malattia gravissima. Non basta per accelerare?”.

Cosa cambierà con l’unione civile?
Rudy avrà la reversibilità della mia pensione, ho sempre guadagnato più di lui che ha una pensione minima, con 700 euro non si vive, finalmente c’è una legge che ci consente veramente di sostenerci come nelle coppie eterosessuali. Ma la beffa è che se morissi prima, tutto questo sarà stato inutile”.

Quello che fa più rabbia è il fatto che Dario e Rudy (E non solo loro) hanno dovuto attendere oltre 38 anni per essere riconosciuti come una famiglia dallo Stato Italiano.

Fonte: Huffington Post Italia

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