Cartello omofobo in uno studio dentistico!

Cartello omofobo in uno studio dentistico!

Un tempo nei cartelli della Germania Nazista era scritto il divieto agli ebrei di accesso nei negozi e luoghi pubblici poi è toccato anche a noi vedere esposti all’estero dei cartelli con il divieto di ingresso per i cani e per gli italiani (Negli anni 1958 in Germania Ovest e in Svizzera), alla fine il ‘lupo perde il pelo ma non il vizio… di essere razzisti!

Vietato l’ingresso agli italiani Una fotografia scattata nel 1958 a Saarbrucken, alla finestra di un club.

 

Mi domando cosa avranno provato gli utenti di uno studio dentistico di una cittadina toscana, leggendo il testo scritto su un cartello esposto all’esterno del medesimo studio firmato da un inesistente “Organismo di tutela dei pazienti contro le malattie contratte in ambito odontoiatrico”.

 Cartello_omofoboi

“Si porta a conoscenza dei pazienti che qui lavora il dott. xxx. Essendo questo professionista un omosessuale, si pregano i pazienti di prendere le dovute precauzioni (al fine di tutelare la propria salute)”.

 

Il dottore ‘marchiato’ come omosessuale non è neppure un dipendente di quello studio, ma si tratta di un consulente esterno. Consulente molto apprezzato e stimato sia dai colleghi sia dagli stessi pazienti.

 

Quel cartello non è passato inosservato, infatti, uno dei pazienti dello studio l’ha fotografato e fatto circolare nel web, suscitando le prime reazioni di condanna come quella del Presidente della Commissione Pari Opportunità del comune, Alessandro Bandoni che ha dichiarato: «Cercheremo i responsabili e intraprenderemo assieme al professionista azioni legali; un atto indegno e senza pari».

 

E il professionista al centro di questa triste vicenda dallo sfondo razzista come ha reagito a quell’offensivo cartello? 

 Stop_Omofobia

Turbato, ecco il suo stato d’animo ma non si è fatto abbattere da questo episodio, infatti, si è rivolto a un avvocato per tutelarsi a livello legale. Il legale del professionista ha dichiarato che si tratta di un attentato alla persona, alla vita e all’aspetto professionale di una persona.

 

Il sito Gay.it, il primo a pubblicare la notizia è anche apparsa una breve intervista rilasciata dal compagno del libero professionista: << Noi viviamo liberamente, non ci siamo mai nascosti e questo non ci ha mai portato alcun problema. Il mio compagno, pur non avendolo mai detto pubblicamente, non ha mai fatto mistero del fatto di essere gay, quindi è probabile che sia i pazienti che i colleghi lo sapessero>>.

 

E continuando in questa breve intervista: << Il titolare dello studio ci ha spiegato di averci pensato tutta la notte prima di decidere di chiamarlo per riferirgli del messaggio, perché sapeva che lo avrebbe ferito. Inoltre ci ha assicurato che non ci saranno conseguenze di nessun genere per lui. E siamo sicuri che sarà così. Parliamo di professionisti seri>>.

 

Naturalmente non sono mancate le reazioni politiche come quella della Responsabile Pari Opportunità del Partito Democratico toscano, Carla Maestrini: << Vicende come queste, purtroppo, ci ricordano la necessità di non abbassare mai la guardia nei confronti delle discriminazioni e di continuare il lavoro che da sempre vede la nostra Regione in prima linea in difesa dei diritti di ogni individuo. Leggere le gravi parole, cariche di odio e discriminazione, contenute in quel cartello  ci riporta purtroppo indietro agli anni più bui della storia del Novecento».

 

Speriamo che alle parole seguano dei fatti concreti per impedire che accadano nuovamente questi attacchi di carattere omofobo e razzista.

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