Il futuro del Movimento Cinque Stelle si sta facendo grigio. La guerra alla successione alla guida del Movimento Cinque Stelle è iniziata e non tutti sono d’accordo con determinare scelte.
L’incontro della candidata a sindaco di Roma Virginia Raggi con Davide Casaleggio (Primogenito dello scomparso Gianroberto Casaleggio) organizzato in gran segreto e il comportamento da Leader in Pectore di Luigi Di Maio senza passare dalla Rete sta creando diversi malumori all’interno del Movimento Cinque Stelle.
Il ruolo di Davide Casaleggio all’interno del Movimento Cinque Stelle non sarà tecnico ma anche politico, infatti, oltre a essere il “Garante” controllerà la campagna elettorale per le amministrative del 5 giugno e al tempo stesso prenderà decisioni politiche.
Il primo atto sarà di “scegliere” i membri che faranno parte della Giunta comunale di Roma ovviamente in caso di vittoria dei 5Stelle. Decisione presa durante il faccia a faccia con Virginia Raggi.
L’incontro a 2 di Milano presso la sede della Casaleggio Associati ha creato malumori nell’ambiente dei parlamentari 5Stelle e qualche irritazione nel Direttorio perché il colloquio è stato reso pubblico dopo essere stato programmato. Nessuno presente se non Virginia Raggi mentre quando incontrò Gianroberto Casaleggio erano presenti la deputata Roberta Lombardi e 2 responsabili della comunicazione a 5Stelle (Ilaria Loquenzi e Rocco Casalino).
Ai giornalisti che l’hanno attesa fuori dalla sede della Casaleggio Associati alla domanda, se si trattava di “una fuga in avanti”: “Andate a lavorare”.
Dopo il faccia a faccia con Davide Casaleggio, Virginia Raggi si è recata alla riunione congiunta dei parlamentari pentastellati, dove si è discusso sulla mozione di sfiducia al Governo Renzi sul caso Trivellopoli, sul referendum costituzionale e l’incontro di mercoledì con il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
La riforma della Costituzione voluta da Renzi, ha agitato i senatori a 5Stelle (E penso non solo loro) che rischiano di perdere il seggio e di ritrovarsi senza un ruolo rappresentativo all’interno dello stesso Movimento Cinque Stelle.
Dopo la Raggi è stato Luigi Di Maio a far storcere il naso a molti 5Stelle con la dichiarazione di essere pronto a diventare il candidato Premier per le prossime elezioni politiche dell’intero Movimento Cinque Stelle ovviamente se otterrà il via libera dalla Rete, ma già si muove come il Leader in pectore pentastellato.
Il suo tour istituzionale (Londra, Parigi e Berlino) lo intraprenderà in qualità di Presidente del Comitato di Vigilanza per la Documentazione della Camera dei Deputati ma anche come “Leader del secondo Partito italiano” come affermato da Alessandro Di Battista.
Una decisione mal digerita da molti all’interno del Movimento Cinque Stelle.
La guerra alla successione è appena incominciata.
Fonte: Verosimilmente Vero Blog