Violenza omofoba in Irlanda e Canada

La violenza sulle donne è un atto criminale che in molti casi porta alla morte violenta della stessa vittima.

Il livido violaceo intorno all’occhio.

Così è come appare la misoginia. Così è come appare essere lesbica”.

Victoria Curtis
Victoria Curtis

Queste le parole pubblicate su Facebook da Victoria Curtis, ragazza irlandese vittima di un violento attacco di omofobia da parte di un uomo che non vuole accettare il fatto di non sentirsi desiderato da quella donna.

4 pugni in pieno volto per dimostrare il suo odio verso un orientamento sessuale “differente” dal suo.

Domenica, le 2 del mattino Victoria stava rientrando a casa in compagnia di un gruppo di sue amiche, quando l’uomo ha incominciato a importunarle con commenti sprezzanti. E’ la stessa Victoria a rispondere a tono all’uomo, interrompendo lo scambio di “battute” ma all’improvviso si scaglia con violenza contro di lei.

Si è diretto verso di me perché sono quella identificabile come gay. Ho i capelli corti e mi vesto come un ragazzo. Mi ha spinto, ho perso l’equilibrio e sono caduta per terra. Rannicchiata in angolo mentre lui mi colpiva in faccia”.

Violenza non dettata da una mancanza di lucidità a causa dell’alcol ma puro e semplice odio di matrice omofoba.

Sempre Victoria nel suo profilo Facebook:Sto bene, ma sono un po’ scossa. Ieri mattina al risveglio ho pianto per due ore. Non ero mai stata vittima di un attacco così violento. Sono un’orgogliosa donna lesbica. Come ha osato attaccarmi per questo motivo?”.

E se fosse tuo fratello
E se fosse tuo fratello

Una domanda che forse non avrà risposta ma Victoria ha deciso di denunciare l’accaduto per sensibilizzare le persone sull’omofobia:Questo è ciò che accade alle donne il sabato sera a piedi con le amiche. Questo è ciò che succede se continuiamo ad accettare il loro comportamento”.

Questo quanto accaduto in Irlanda ma dall’altra parte dell’oceano è accaduto un episodio simile ai danni di un ragazzo di Toronto (Canada).

S.H. un lunedì sera stava rientrando a casa dopo essere passato al market per qualche acquisto quando un gruppo di ragazzi ha incominciato a insultarlo pesantemente:Finocchietto, pensi che siamo froci? No, perché a noi sembri un frocetto tu e ora ti facciamo fuori”.

Neppure il tempo di comprendere e reagire che già il gruppo di omofobi l’ha aggredito, picchiandolo selvaggiamente.

Un aggressione omofoba su di un ragazzo eterosessuale.

Ecco il suo drammatico racconto:Mi sono girato e loro hanno iniziato a riempirmi di calci, poi mi hanno preso per i capelli e mi hanno sbattuto la faccia per terre più volte. Continuavano a prendermi a calci, erano 15 e forse di più, poi mi hanno lasciato in una pozza di sanguee continuando con il raccontoQuesta è la prima (e spero l’ultima) esperienza di violenza. Ho capito quanto sia pericoloso per i gay uscire di casa e ho imparato che ormai siamo tutti potenziali vittime dell’odio degli omofobi, dobbiamo fare qualcosa tutti insieme etero e gay”.

A questo punto nessuno può sentirsi al sicuro dagli attacchi degli omofobi.

Fonte: Huffington Post Italia; Bitchy.

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