Ogni anno l’organizzazione no-profit World Press Photo (fondata nel 1955 con sede ad Amsterdam) indice il più grande e importante concorso internazionale di fotogiornalismo, e oltre a decretare la fotografia vincitrice del premio World Press Photo of the Year, sono scelte altre fotografie vincitrice in diverse categorie:
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E come ogni anno la premiazione si tiene sia a Oude Kerk sia ad Amsterdam, mentre le fotografie vincitrici, dopo la chiusura del concorso sono assemblate per una mostra itinerante che tocca ben 40 nazioni con visite da oltre il milione di persone, ma l’associazione World Press Photo ha anche l’obiettivo di sostenere la fotografia professionale a livello mondiale con l’intento di promuovere lo scambio di informazioni tra fotografi provenienti da tutto il mondo.
La foto vincitrice del premio World Press Photo of the Year 2014 ha un significato molto particolare ed è stata scattata dal fotografo documentarista danese Mads Nissen. Nissen è nato nel 1979 a Hobro, Danimarca e dopo aver completato gli studi presso la Scuola danese di giornalismo a Copenaghen, tra il 2004 e il 2006 lavora presso il quotidiano danese Politiken come fotografo personale per poi intraprendere la carriera freelance come fotoreporter quotidiani internazionali come Newsweek, Times, Der Spiegel, Stern o Sundey Times. Oltre a vincere il premio della foto dell’anno del concorso World Press Photo of the Year 2014, Nissen ha vinto il premio Danish Press Photo of the Year 2007 e 2010, mentre nel 2011 riceve ben due premi: World Press Photo Award e il Manuel Rivera-Ortiz Fotografia Foundation Grant. Non bisogna dimenticare che Nissen ha documentato inoltre la drammatica crisi alimentare in Niger e la sovrappopolazione nelle Filippine.
Secondo Michele McNally presidente della giuria del premio World Press Photo of the Year 2014, nonché direttore della fotografia e assistente della direzione editoriale del New York Times la foto vincitrice: “È un momento storico per l’immagine… la foto vincente deve essere estetica per avere un impatto e deve avere potenziale per diventare iconica. Questa foto è esteticamente potente ed ha umanità”.
Il fotografo vincitore del premio Mads Nissen ha ritratto una coppia durante un loro momento intimo. Un gesto d’amore tra due persone in un ambiente difficile e d’odio come la Russia. Jan ha 21 anni mentre il suo compagno Alex ne ha 25 ed entrambi vivono a San Pietroburgo in Russia, nazione in cui vige il divieto di propaganda omosessuale e dove la vita delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender è costantemente minacciata sia dal Governo Nazionale Russo con l’omofobia di Stato e da bande di estremisti che combattono per una Russia eterosessuale con agguati, minacce, spedizioni punitive, violenza fisica e verbale contro le persone che (secondo loro) non devono esistere sul territorio della ‘loro’ Sacra Madre Russia dove l’uomo deve ‘fare’ il maschio. La Russia è forse la nazione più omofoba al mondo fra tutte le altre nazioni omofobe.