USA2016. Ufficiale lo scontro Clinton VS Trump per la Casa Bianca
I Repubblicani hanno scelto Donald Trump come loro candidato alla Presidenza degli Stati Uniti d’America e adesso, la Convention del Partito Democratico che si è svolta a Philadelphia ha incoronato Hillary Clinton con 2.382 voti.
Il grande sconfitto democratico Bernie Sanders, quando il suo Stato (Vermont) è stato chiamato a esprimere il suo voto, ha chiesto di fermare le votazioni e di “nominare Hillary per acclamazione”. Stessa mossa fatta 8 anni fa dalla stessa Hillary Clinton nei confronti di Barack Obama.
L’intervento di Bernie Sanders e la proclamazione della vittoria di Hillary Clinton sono state accompagnate dalla gioia dei presenti ma le tensioni all’interno del Partito Democratico non si sono placate. I sostenitori di Sanders hanno protestato contro la Clinton e riconfermando il sostegno al loro leader e alla sua piattaforma politica.
Al candidato Bernie Sanders sono andati 1.843 delegati mentre a Hillary Clinton ha ottenuto 2.838.
I coniugi Clinton hanno “festeggiato” la vittoria attraverso Twitter.
Hillary Clinton: “E’ storia. Questo momento è per ogni bambina che sogna in grande. Più forti insieme”.
Bill Clinton: “Sono così orgoglioso di te, Hillary”.
Anche se durante la Convention Democratica si affermato che il Partito è unito nella lotta contro Donald Trump, alcune decine di contestatori hanno inscenato una protesta nei confronti dello stesso Senatore Bernie Sanders occupando la sala stampa del Wells Fargo Center, chiedendo ai media di “continuare la rivoluzione”. Altri hanno continuato a protestare anche fuori dall’edificio con qualche tensione con le forze dell’ordine.
Un delegato del Senatore Bernie Sanders si è lasciato andare ad aspre critiche: “Questa elezione è uno scandalo. Non c’è unità, il Partito è diviso” e ancora “Dobbiamo votare secondo coscienza, non seguendo quello che ci viene detto, neanche se a dirlo è Sanders”.
Oltre al problema Sanders, nelle Primarie statunitensi si è abbattuta anche la questione della divulgazione di circa 2omila mail incriminate che avrebbe potuto affossare del tutto Hillary Clinton.
L’Fbi ha deciso di aprire un fascicolo che porta direttamente al Presidente della Russia Vladimir Putin e al Gru (L’Intelligence militare russa). Una mossa del Cremlino per “pilotare” le Presidenziali statunitensi dell’8 novembre in favore del candidato repubblicano Donald Trump.
Oltre alla Russia di Putin, il dito è stato puntato anche su Wikileaks colpevole di aver diffuso le mail incriminate, il cui co-fondatore Julian Assange (Collaboratore di Russia Today. Rete televisiva vicina al Cremlino) avrebbe ammesso il sabotaggio nei confronti di Hillary Clinton nella corsa alla Casa Bianca.
Nel caso di una vittoria di Donald Trump alla carica di Presidente degli Stati Uniti d’America (Secondo la tesi dello zampino di Putin) la colpa sarà dell’Orso russo cattivo?
Fonte: La Repubblica