Ashya King, 5 anni. Brett King, 51 anni. Naghemeh King, 45 anni. Fuggitivi per disperazione.
Due genitori in fuga con il loro figlio di cinque anni dal Regno Unito con destinazione finale la Spagna.
Una fuga dettata dalla speranza di poter sottoporre il figlio malato di tumore alla testa alla terapia protonica, una pratica molto avanzata per la cura di determinati tumori.
La caccia all’uomo anzi alla famiglia che si è scatenata, coinvolgendo la polizia francese e spagnola è terminata con l’arresto a Malaga dei coniugi King e il ricovero urgente del piccolo Ashya in ospedale.
Una caccia alla famiglia che ha suscitato indignazione dell’opinione pubblica per il modo in cui è stata affrontata la vicenda. Una vicenda triste e drammatica.
Prima di essere arrestati in una stanza di un albergo spagnolo, Brent King con in braccio il piccolo Ashya ha registrato un video denuncia per spiegare il motivo di quel gesto.
Un gesto dettato dalla disperazione e allo stesso tempo dalla speranza di poter dare a suo figlio la possibilità (forse l’ultima) di ricevere una terapia innovativa che i medici del Southampton General Hospital si erano rifiutati di attuare in quanto non avrebbe portato nessun giovamento al piccolo paziente.
Ecco il motivo di portare il bambino in Spagna per ricevere quella determinata cura, anche senza l’autorizzazione dei medici inglesi che l’avevano in cura.
Il tumore al cervello costringe il piccolo Ashya ad alimentarsi attraverso un sondino e a stare su di una sedia a rotelle. Una situazione non facile né per lui né per i suoi genitori.
Purtroppo, dopo l’arresto in Spagna, Brett e Naghemeh si trovano in carcere e ci resteranno per altre 72 ore per ordine dell’autorità spagnole e questo gli impedisce di stare accanto al figlio, ricoverato in un ospedale di Malaga.
Una tragedia nella tragedia.
Sul sito Change.org potete firmare le due petizioni in favore del piccolo Ashya e dei suoi genitori:
http://www.change.org/p/david-cameron-reunite-ashya-with-his-parents-3
Fortunatamente è stato revocato il mandato di arresto internazionele nei confronti dei coniugi King e per tanto potranno stare vicino al piccolo Ashya!
Questa vicenda, oltre a far emergere la tragedia umana di questa famiglia inglese, ci fa comprendere la poca libertà delle nostre scelte.
Siamo veramente liberi di decidere quali metodi di cura alternativi o convenzionali utilizzare per noi stessi o i nostri più stretti familiari o invece si tratta di una libertà apparerete?
I medici hanno il diritto di decidere le cure per i nostri cari, anche contro il nostro volere?
Se fossimo stati al posto dei coniugi King come ci saremo comportati?