Medjugorje 34 anni dopo la prima presunta apparizione della Madonna e una commissione d’inchiesta Vaticana istituita dall’allora Papa Benedetto XVI e guidata dal Cardinal Ruini, per indagare sulla veridicità delle apparizioni, il verdetto del Papa potrebbe slittare a dopo l’estate.
Sin dall’inizio delle presunte apparizioni, la chiesa locale si è dimostrata molto scettica come Pavao Zanic, vescovo della vicina città di Monstar che senza utilizzare inutili giri di parole definì il tutto come “La più grande truffa nella storia della Chiesa” mentre nel 1991 la Conferenza Episcopale jugoslava dichiarò che: “Sulla base delle ricerche sin qui compiute, non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali”.
Mentre Papa Francesco durante un’omelia a Santa Marta (Novembre 2013) aveva preso come esempio tutti quelli che affermano che: “Ma io conosco un veggente, una veggente, che riceve lettere della Madonna, messaggi dalla Madonna”. Dando poi questa risposta: “Ma, guardi, la Madonna è madre! E ci ama a tutti noi. Ma non è un capoufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni. Queste novità allontanano dal Vangelo, allontanano dallo Spirito Santo, allontanano dalla pace e dalla sapienza, dalla gloria di Dio, dalla bellezza di Dio”.
Su questo determinato argomento ritornò nuovamente il 9 giugno 2015: “Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio? Questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più”.
La Congregazione per la Dottrina della Fede che si è riunita mercoledì scorso e presieduta dal Cardinal Gerhard Ludwig Mueller ha espresso il “Divieto ai sei veggenti di partecipare ai raduni. Imposizione ai vescovi di non farli invitare né di accoglierli”.
E che: “Secondo gli orientamenti emersi le apparizioni di Medjugorje non avrebbero nulla di soprannaturale e il loro messaggio verrebbe considerato addirittura come inconsistente sotto il profilo teologico. I sei veggenti hanno ora l’espresso divieto di partecipare a raduni e di divulgare messaggi che essi sostengono provenire dalla Madonna. Inoltre i vescovi sono invitati a non accoglierli per assemblee dei fedeli”.
Però la maggiore preoccupazione esposta dalla commissione presieduta dal Cardinal Ruini riguarda i troppi soldi che circolano intorno alle presunte apparizioni mariane che sono state stimate intorno ai 3 miliardi di euro.
“Il sospetto è che ci possano essere operazioni di lucro sui pellegrini che si riuniscono in grande numero nei raduni dei veggenti all’estero, ma anche forti interessi economici locali in gioco per hotel e agenzie di viaggio”.
Anche se la documentazioni della commissione concernente, il caso Medjugorje è stata consegnata direttamente a Papa Francesco dal Cardinal Ruini, la decisione del Papa è stata nuovamente rimandata e chissà per quanto tempo ancora.
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