L’agente di viaggio russo, Andrey Kotov è stato trovato morto in carcere, dove era detenuto con l’accusa di violazione della Legge anti-LGBTQIA
L’agente di viaggio Andrey Kotov – direttore dell’agenzia di viaggio Men Travel – è stato arrestato a fine novembre dopo essere stato accusato dalle autorità russe di aver partecipato e organizzato attività per una “comunità estremista” che sarebbe quella LGBTQIA.
In Russia da anni in vigore una Legge anti-LGBTQIA e una recente sentenza della Corte Suprema russa ha equiparato il movimento LGBTQIA internazionale a un’organizzazione estremista.
A fine novembre le autorità russe hanno aperto un procedimento penale contro l’agente di viaggio Andrey Kotov che da subito ha respinto ogni accusa a suo carico ma secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe organizzato presunti tour gay, tra cui una gita in barca sul Volga e un viaggio in Egitto. Prove che confermerebbero l’atto contro l’ordine costituzionale e la sicurezza della Russia.
Andrey Kotov è poi deceduto nella sua cella il 29 dicembre scorso, e secondo gli inquirenti si sarebbe tolto la vita intorno alle 4 del mattino (ora locale).
Anche se restano molti dubbi sulla sua morte. Questo tragico episodio dimostra quanto sia stretta la mano del Governo di Mosca sulla comunità LGBTQIA russa.