Un progetto importante per combattere tutte le forme di discriminazione LGBT+ all’interno delle amministrazioni italiane
In attesa che il Parlamento approvi in maniera definitiva il DDL Zan (fermo da 5 mesi) e la relativa legge contro l’omotransfobia, il prezioso lavoro di RE.A.DY contro ogni forma di discriminazione LGBT+ nelle amministrazioni prosegue da ben 15 anni. Una rete nazionale che riunisce in maniera volontaria le Regioni, le Provincie Autonome e gli Enti Locali con l’obiettivo principale di prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione LGBT+ , di sesso, disabilità, di origine etnica, religiosa ed età.
Leggi anche >>> L’Italia ha bisogno della Legge contro l’omotransfobia
L’avventura di RE.A.DY incomincia il 15 giugno del 2006, a Torino e nell’abito del Pride Nazionale, quando la Città di Torino e il Comune di Roma, decidono di riunire i rappresentati istituzionali delle prime 12 Pubbliche Amministrazioni per creare una rete contro ogni forma di discriminazione LGBT+. I primi partecipanti a quello storico incontro furono 5 Comuni (Bari, Bologna, Messina, Padova, Roma, Torino e Venezia), 3 Provincie (Rimini, Siracusa e Torino) e 2 Regioni (Piemonte e Toscana). Nel corso degli anni altre realtà hanno deciso di aderire al progetto.
Nel concreto come opera RE.A.DY? Ecco dal loro sito ufficiale: “La RE.A.DY offre alle pubbliche amministrazioni locali uno spazio di condivisione e interscambio di buone prassi finalizzate alla tutela dei Diritti Umani delle persone LGBT e alla promozione di una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze. Attraverso una struttura leggera, orizzontale e partecipata, la RE.A.DY invita tutti i partner a contribuire in modo attivo alla sua gestione e sviluppo, valorizzando e mettendo in rete le azioni positive, gli atti e i provvedimenti amministrativi antidiscriminatori LGBT adottati a livello territoriale”.
Leggi anche >>> Roma, identificato l’aggressore della coppia gay
Azione molto importante per contrastare l’omotransfobia e promuovere i diritti civili delle persone LGBT+ e non solo, in Italia. E anche i cittadini possono aiutare la rete RE.A.DY sollecitando i propri amministratori (Comune, Regione o Città Metropolitana) ad aderire alla rete. Qui l’elenco completo delle amministrazioni aderenti.
Città di Torino – Segreteria nazionale RE.A.DY
Via Corte d’Appello, 16
Tel. 011 011 24040 – 24041 – 24042 – Fax 011 01124039
Email: ready@comune.torino.it
Sito: RE.A.DY