Qatar 2022 sempre più omofobo

I Mondiali del Qatar 2022 saranno ricordati come i Mondiali delle morti sul lavoro e dell’omofobia di Stato

Negli stadi di Qatar 2022 è vietato introdurre l’arcobaleno. L’ultima vittima dell’omofobia di Stato, l’ex capitana della nazionale femminile del Galles, Laura McAllister.

Fermata all’ingresso dagli addetti alla sicurezza dello stadio Ahmad Bin Ali –dove si disputava la partita Galles contro Stati Uniti-, le è stato comunicato che doveva togliere il cappello Rainbow.

Qatar 2022, ragazzo gay violentato dalla polizia

Quel cappello è stato realizzato da Rainbow Wall. Un gruppo di tifosi gallesi di diverse minoranze sessuali.

Una volta fermata Laura McAllister è stata invitata a proseguire la discussione in una stanza privata. E solo dopo qualche minuto le è stato consentito di raggiungere la tribuna con ancora il suo cappello Rainbow.

Altri tifosi non sono stati così fortunati. Infatti, si sono visti sequestrare i gadget Rainbow dagli addetti alla sicurezza nei vari stadi del Qatar.

Nel Michigan cristiani e musulmani uniti nella censura LGBTQ+

E la FIFA? In silenzio imbarazzante come le mosse fatte a favore del Qatar ad esempio la minaccia di sanzioni in campo per quei calciatori che volevano indossare una fascia arcobaleno con la scritta ‘amore’.

La FIFA è complice dell’omofobia di Stato e delle morti sul lavoro di Qatar 2022.

Suggerisci una correzione