Il Ponte sullo Stretto di Messina. Il progetto di Silvio Berlusconi “firmato” nel salotto buono di Bruno Vespa passa di mano, dopo anni di limbo, infatti, l’attuale Premier Matteo Renzi ha ufficialmente dichiarato che il Ponte sullo Stretto di Messina sarà realizzato ma solo dopo aver risolto le varie emergenze infrastrutturali della Sicilia.
6 giugno 2002 il Vicepresidente della Camera dei Deputati Roberto Giachetti giudica il nuovo progetto del Ponte proposto dall’allora Premier Silvio Berlusconi: “I siciliani non hanno l’acqua ma presto, grazie al Ponte sullo Stretto di Messina, avranno pronta una via di fuga” anche l’ex Governatore della Regione Sicilia Totò Cuffaro si scagliò contro l’idea del Ponte sullo Stretto definendolo: “La madre di tutte le infrastrutture e la porta d’ingresso per il corridoio Palermo-Berlino”.
Durante il Governo Berlusconi, i Dem hanno sempre contrastato l’idea della costruzione del Ponte e infatti, per anni hanno ripetuto il loro slogan di opposizione: “Con tutti i problemi che ci sono nel Meridione, il Ponte non è nelle priorità” e anche se l’attuale Ministro dei Trasporti, Delrio ha precisato che anche oggi il Ponte sullo Stretto non è una priorità del Governo è stranamente tornato in agenda.
Anche alla Leopolda 2010 con Pippo Civati, l’attuale Premier Matteo Renzi mise nero su bianco la sua “avversione” alla costruzione del mega ponte targato Berlusconi, ecco un passo della Carta di Firenze (Documento dei rottamatori renziani): “Ci accomuna il bisogno di cambiare questo Paese, un Paese dalla parte dei promettenti e non dei conoscenti. Che permetta le unioni civili, come nei Paesi civili; che preferisce la banda larga al Ponte sullo Stretto”.
Neppure 2 anni dopo mentre si trovava in visita a Sulmona, riprende ad attaccare il progetto del Ponte sullo Stretto: “Continuano a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, ma io dico che gli 8 miliardi li dessero alle scuole per renderle più moderne e sicure”.
Sempre secondo il Premier Renzi, durante le primarie contro Bersani: “Il ponte sullo Stretto è una brutta pagina da chiudere”.
Anche Dario Franceschini nel 2009 ebbe parole molto dure nei confronti del Ponte, come nel luglio 2013 l’allora Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando dichiarò la questione Ponte chiusa. E la Senatrice Anna Finocchiaro, durante la sida elettorale del 2008 contro Raffaele Lombardo per la Presidenza della Regione Sicilia paragonò il Ponte al caviale: “Ha ragione il vicepresidente di Confindustria, quando dice che il Ponte è il caviale, mentre il pane sono le strade, ferrovie e i porti per la mobilità interna in Sicilia. Qui (Bivona, agrigentino) spostarsi rapidamente da un paese all’altro è praticamente impossibile. Le strade sono tortuose e dissestate. In Sicilia ben prima del Ponte sullo Stretto, molto prima del Ponte servono strade, ferrovie e porti perché possano spostarsi le persone e le merci”.
Forse il caso più emblematico potrebbe essere quello dell’ex capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà Gennaro Migliore, passato nelle file del PD che in passato (Durante la sua permanenza a Sel) scese in strada a manifestare contro la costruzione del Ponte sullo Stretto a fianco del comitato “No Ponte” e durante la clamorosa protesta (8 agosto 2009) partita da Piazza Cairoli e che ha attraversato tutta la città di Messina al grido ‘No al Ponte’ affermò: “Siamo qui per opporci ad un capriccio del governo che vuole realizzare un’opera inutile. Si tratta di un’infrastruttura pericolosa per i cittadini e per le casse dello Stato, della quale non abbiamo bisogno”.
Sarà più difficile costruire il Ponte sullo stretto di Messina oppure le acrobazie dei Dem per giustificarne il “Via Libera”?
E pensare che il “Primo” Ponte sullo Stretto di Messina porta la firma del plurimiliardario Paperon De Paperoni (Topolino n.1402 del 1982 “Zio Paperone e il Ponte di Messina”).
Fonte: Google News; Huffington Post Italia; Verosimilmente Vero Blog.