Polonia, arresti e violenza a Varsavia contro i manifestanti LGBT+

Polonia, arresti e violenza a Varsavia contro i manifestanti LGBT+

La Polonia si dimostra sempre più intollerante, violenta e omotransfobica come del resto il suo Presidente Duda, rieletto per un secondo mandato presidenziale ‘grazie’ alla sua campagna elettorale anti-LGBT+.

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Nella giornata del 7 agosto scorso, si è tenuta a Varsavia una manifestazione pacifica LGBT+, trasformata dalle autorità polacche in una mattanza di Stato con pestaggi e arresti indiscriminati delle persone presenti alla manifestazione.

Secondo le fonti sarebbero state arrestati più di 50 manifestanti.

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La manifestazione era stata organizzata dopo l’annuncio della ’detenzione preventiva’ da parte delle autorità polacche dell’attivista Margot Szutowicz.

Tra gli arrestati anche un attivista italiano che secondo quanto riportato dal Sottosegretario agli Affari Esteri, Ivan Scalfarotto sarebbe stato rilasciato ma il Giudice ha imposto il divieto di lasciare la Polonia e anche l’obbligo di firma due volte a settimana fino all’inizio del processo a suo carico.

La situazione è seguita dall’Ambasciata italiana a Varsavia e quella polacca in Italia.

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