La Senatrice Binetti continua la sua guerra personale e ideologica contro la comunità LGBT+ e lo fa sminuendo la Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia
In questo periodo lo scontro politico, oltre alla situazione socio-economico del Paese dovuta alla pandemia da Covid19, è concentrato sull’approvazione del DDL Zan e della Legge contro l’omotransfobia. Non passa giorno che esponenti della Lega, di Fratelli d’Italia e del mondo cattolico attacchino il DDL Zan, ormai fermo da mesi alla Commissione Giustizia del Senato per l’ostruzionismo leghista. E pensare che il DDL Zan è stato già approvato alla Camera dei Deputati.
Leggi anche >>> Elio Vito (FI): “A favore del DDL Zan”
La Senatrice Paola Binetti in una intervista rilasciata al Corriere della Sera e al sito ADNKRONOS ha paragonato la Giornata contro l’Omotransfobia che grazie al DDL Zan dovrebbe essere istituita nelle scuole con il Carbonara Day (giornata mondiale dedicata al famoso piatto di pasta tradizionale).
Ormai si fanno giornate per tutto, anche per la carbonara. Comunque penserei prima a istituire la giornata per le malattie rare che colpiscono 2 milioni di persone. Io sono anni che seguo la calendarizzazione della legge sulle malattie rare, la stiamo aspettando in Senato ma dell’urgenza di questa legge nessuno parla. Ora, con la pandemia e il piano vaccini, parlare della legge sulle malattie rare sarebbe altrettanto urgente se non, a mio parere, una priorità.
Leggi anche >>> Alessandro Gassmann e Carlo Cracco a favore del DDL Zan
Inoltre, la Senatrice ha chiesto ufficialmente la modifica dell’Articolo 7 del DDL Zan (proprio quello sulle scuole) e come riportato da Gay.it, si tratterebbe di un escamotage per affossare in maniera definitiva la Legge. Una sola modifica al testo e si ritorna nuovamente alla Camera per una seconda approvazione. Facendo così ripartire da ‘zero’ l’approvazione della Legge.
La carriera politica della Senatrice Paola Binetti è costellata da molti cambi di casacca in corso d’opera. Eletta in Parlamento nel 2006 nella lista della Margherita, aderisce nel 2008 al Partito Democratico conquistandosi una seconda rielezione nazionale. Una storia politica di poca durata, infatti, nel 2010 trasloca nell’Unione di Centro con cui è rieletta nella XVII Legislatura. Nell’UDC resterà solo il tempo di prendere possesso del suo scranno passando a neppure Legislatura iniziata a Scelta Civica per l’Italia e poi a Per l’Italia – Centro Democratico, dove resterà dal dicembre 2013 al dicembre 2014. Passa poi Area Popolare (NCD-UdC) per finire nel Gruppo Misto dove aderisce alla componente ‘UDC’. Eletta al Senato nel 2018 nel Centro Destra, in quota Udc, aderisce al gruppo parlamentare di Forza Italia.